F1, lo sfogo di Vettel: "Non ero più me stesso"

Il tedesco ora punta alle 15 vittorie di Niki Lauda.

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F1, lo sfogo di Vettel: "Non ero più me stesso" Fonte: ANSA

La vittoria di Singapore è stata come una liberazione per Sebastian Vettel, che a Marina Bay è riuscito a rompere il digiuno dopo oltre un anno. Il quattro volte campione del mondo è tornato a parlare dopo il successo, ringraziando i tifosi: “Nelle ultime settimane non ero più me stesso – si sfoga – ma il sostegno dei tifosi mi ha tenuto su: mi scrivevano e mi incoraggiavano. Ho portato con me in macchina queste emozioni. Sono molto contento, è stata una grande gara, posso solo congratularmi con il team. L’inizio della stagione è stato difficile ma, nelle ultime settimane, abbiamo cominciato a rinascere”, sono le parole riportate da Il Messaggero.

Il pilota tedesco, salito a 14 vittorie con la Ferrari, ora mette nel mirino Niki Lauda, secondo a 15. Il più vincente è Michael Schumacher, irraggiungibile a 72 vittorie in 180 Gran Premi disputati con la monoposto di Maranello.

Chi è invece allarmato dopo Singapore è senz’altro Lewis Hamilton, che ha così analizzato i progressi della Ferrari: “Credo di essere una persona realista, quindi cerco di vedere la situazione per quella che è. La Ferrari ha studiato un nuovo pacchetto aerodinamico che ora permette alla SF90 di essere competitiva su tutti i tipi di pista. Ma forse avevano già una buona macchina fin dall’inizio dell’anno e non riuscivano a sfruttare la giusta finestra di utilizzo, chi lo sa”.

“Penso questo perché è improbabile che abbiano prodotto un upgrade così efficiente da migliorare notevolmente le prestazioni che ci si sarebbe aspettato a Singapore. Ora, però, la loro monoposto funziona bene ovunque, perciò sarà molto difficile batterli soprattutto per le loro velocità di punta sui rettilinei”.

“Questa situazione, però, non ci spaventa: abbiamo già vinto in passato non disponendo della macchina migliore e dobbiamo cercare di ottimizzare in pista il pacchetto che abbiamo”.

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