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Magnini, intercettazioni choc e deferimento

La Stampa ha pubblicato le intercettazioni che coinvolgerebbero l'ex nuotatore, deferito al Tribunale nazionale antidoping.

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Magnini, intercettazioni choc e deferimento Fonte: 123RF

Filippo Magnini è stato ufficialmente deferito al Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia. A comunicarlo è la Prima sezione del Tna che ha fissato le date delle prossime udienze. L’ex nuotatore azzurro, due volte campione del mondo, dovrà comparire il prossimo 12 luglio alle ore 14.

La richiesta di Nado Italia è di otto anni di squalifica: Magnini è accusato di doppia violazione del codice Wada per consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2) e favoreggiamento (2.9), somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (articolo 2.8). Nell’ambito della stessa inchiesta, l’udienza del medico nutrizionista del pesarese, Guido Porcellini, è stata fissata alle 14 del 2 luglio, quella per Antonio Maria de Grandis, tesserato Fir e secondo gli inquirenti procacciatore di sostanze dopanti, il 5 luglio alle 14, mentre per l’ex compagno di squadra di Magnini, Michele Santucci, l’udienza è fissata alla stessa ora del 16 luglio.

La Stampa ha pubblicato giovedì alcuni stralci delle intercettazioni che coinvolgerebbero l’ex campione. Intercettazioni che secondo gli inquirenti sportivi proverebbero le violazioni del codice, mentre per la procura di Pesano non bastano a indagarlo penalmente.

“Non vedo l’ora di provare la nuova integrazione”, “E la plus? Comunque portami più cose possibili dei prodotti nuovi”, “Non te la ciucciare la plus! Ci serve sennò non partiamo più”, sono parti delle telefonate con Porcellini e De Grandis, “numerose conversazioni telefoniche dal tenore criptico”, è il parere della Procura.

“È meglio fare quella cosa là in autostrada”, viene riportato in una delle intercettazioni, in cui i prodotti vengono definiti in codice “funghi”, “schede”, “esercizi alla spalla”, riporta La Stampa.

Il 23 novembre 2015 c’è un sms di Pocellini a De Grandis: “Filo mi ha pagato 1200”. Secondo la procura federale un pagamento che dimostrerebbe l’interesse di Magnini per le sostanze dopanti.

Altri sms tra Porcellini e Magnini: “Ti devo spiegare come funziona l’integrazione che è arrivata ieri”, scrive il primo. Il nuotatore risponde: “Non vedo l’ora di provare la nuova integrazione”. Sms che risalgono al novembre 2015, secondo quanto riporta il quotidiano torinese.

 

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