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Fiocchi d'Oro per Brignone e Goggia al Galà della Neve e del Ghiaccio

A Madonna di Campiglio grande festa ieri sera con tanti campioni e campionesse degli sport invernali.

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Fiocchi d'Oro per Brignone e Goggia al Galà della Neve e del Ghiaccio Fonte: Getty Images

Grande festa ieri sera a Piazza Sissi a Madonna di Campiglio per la quinta edizione del Gran Galà della Neve e del Ghiaccio, organizzato dalla Gazzetta dello Sport e con la conduzione della giornalista di LA7 Cristina Fantoni. Sono stati premiati gli atleti medagliati olimpici a Pechino 2022 della Federazione Italiana Sport Invernali e della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio.

Per gli atleti FISI, Fiocchi d’Oro sono stati assegnati a Federica Brignone e a Sofia Goggia e Fiocchi d’Argento a Federico Pellegrino, Dorothea Wierer, Nadia Delago, Dominik Fischnaller (assente), Omar Visintin e Michela Moioli, inoltre è stato assegnato un Fiocco d’Oro Leggenda a Giuliano Razzoli, oro a cinque cerchi in slalom nel 2010. Per la FISG Cristalli d’Oro ad Amos Mosaner (assente) e a Stefania Constantini e ad Arianna Fontana, Cristallo d’Argento a Davide Ghiotto. Ecco cos’hanno detto i protagonisti.

Sofia Goggia, argento in discesa: ”Quest’anno sono successe cose molto bizzarre, prima 5 vittorie in 17 giorni, poi dopo la caduta di Cortina il periodo più logorante della mia carriera sul piano emotivo, mentale e fisico. Il valore delle medaglie è insito nel loro colore, quindi l’argento di Pechino non è l’oro di PyeongChang. Ma la storia che c’è dietro ha uno spessore incredibile”.

Federica Brignone, argento in gigante e bronzo in combinata: “E’ bello vedersi in maniera diversa d’estate, senza cappelli e giubbotti. E’ stata una grande stagione e ne sono orgogliosa. A ottobre ne inizierà un’altra, 41 gare più i Mondiali. Non le farò tutte. Il futuro? Milano-Cortina è un sogno ma bisogna fare i conti con il fisico. Vedrò anno per anno, quello che conta è arrivare ad alto livello. Comunque da atleta o non atleta, ai Giochi del 2026 ci sarò”.

Nadia Delago, bronzo in discesa: “Non me l’aspettavo, ma ho cercato solo di godermi la mia prima Olimpiade, senza pensare ad altro”.

Giuliano Razzoli: ”Mi emoziono ancora a pensare a questa stagione, a un’Olimpiade che mi ha dato sensazioni indimenticabili, sapevo che era l’ultima, al podio cercato per tanti anni e arrivato a Wengen. E a 37 anni continuo, perché ho promesso un podio anche qui”.

Dorothea Wierer, bronzo nella sprint del biathlon: “E’ stata una stagione difficile tra Covid e freddo che faceva laggiù, ma quella medaglia individuale mi rende orgogliosa”.

Michela Moioli, argento nello snowboard cross a coppie con Omar Visintin: “Dopo il bronzo ero più tranquillo, con la mia calma e col fuoco che aveva dentro Michela abbiamo preso anche l’argento a squadre. Un’Olimpiade che non dimenticherò, a iniziare dall’essere stata portabandiera. Nella gara individuale sono finita con la faccia sulla neve, ma la forza della squadra e di Omar mi hanno portato a una medaglia che non pensavo fosse così bella”.

Stefania Constantini, oro nel doppio misto del curling con Amos Mosaner: “11 vittorie su 11, ancora adesso mi vengono i brividi, Io e Amos non ci alleniamo spesso insieme, per questo siamo stati bravi a trovare il feeling per costruire una settimana pazzesca”.

Arianna Fontana, oro nei 500 metri dello short track: “Un premio che riconosce il lavoro fatto e le decisioni che ho preso. Milano-Cortina la sento ormai alle porte, ho un piano e una visione precisi per come chiudere la mia carriera”.

Davide Ghiotto, bronzo nei 10000 metri nel pattinaggio di velocità: “Sono diventato papà prima di partire per la Cina, è stato difficile ma quel bronzo mi ha ripagato e spero che un giorno mio figlio sarà orgoglioso”.

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