Una normale giocata come tante, di quelle che in carriera avrà fatto Dio solo sa quante volte. Una percussione in mezzo a una selva di gambe che per un running back è praticamente la normalità, ma che per Nick Chubb s’è rivelata essere la più mortifera e infingarda del mondo.
Perché stavolta il suo ginocchio sinistro ha fatto crack, proprio come avvenne 8 stagioni fa quando giocava nei Georgia Bulldogs e già lasciava intravedere tanto di quel talento che l’avrebbe poi portato a confrontarsi con i migliori giocatori del pianeta nel meraviglioso mondo della NFL.
- Le tv non hanno riproposto la scena
- Lo scontro brutale con Fitzpatrick
- Portato via su una barella mobile
- Un cuore Browns
- I Browns punta(va)no in alto
- I messaggi social: Lebron tra i primi
Le tv non hanno riproposto la scena
Il dolore ha preso presto il sopravvento: addirittura i network televisivi statunitensi (ESPN ha mandato la gara del Monday night in diretta) si sono rifiutati di mostrare il replay dell’azione, tanto cruenta è stata la dinamica e innaturale il movimento dell’arto.
La diagnosi, in attesa di quella dello staff medico dei Cleveland Browns, è comunque sostanzialmente già chiara a tutti: ginocchio ko. e stagione finita, dopo la miseria di due sole gare disputate. E per i Browns non c’è stata nemmeno la parziale consolazione di poter dedicare la vittoria al povero Nick, dato che a Pittsburgh gli Steelers hanno vinto 26-22 infliggendo la 20esima sconfitta consecutiva in stagione regolare ai Browns nelle gare disputate in Pennsylvania.
Lo scontro brutale con Fitzpatrick
Dopo lo shock per Aaron Rodgers, che al debutto con i Jets ha subito un infortunio al tendine che gli fa saltare la stagione, ne arriva uno di pari – se non superiore – gravità. Il football americano è uno sport duro che richiede attenzione e anche un pizzico di fortuna. Stavolta Chubb non è stato baciato dalla sorte, perché nello scontro contro la security degli Steelers Minkah Fitzpatrick il suo ginocchio sinistro è rimasto incastrato proprio sotto la gamba destra del giocatore avversario.
La torsione innaturale ha fatto il resto: Nick è caduto a terra e si è subito slacciato il casco, girandosi sul fianco, mentre i compagni tentavano invano di rialzarlo. E a quel punto è parsa evidente a tutti la gravità della situazione: il gioco è rimasto fermo per diversi minuti, con la gara che era appena entrata nel secondo quarto con gli Steelers avanti 7-3.
Portato via su una barella mobile
Poi Chubb è stato trasportato con una barella mobile in un centro clinico per le prime cure del caso, anche se i Browns hanno fatto sapere che il giocatore è riuscito poi a raggiungere l’aereo che ha riportato la squadra in Ohio, dove nelle prossime ore verranno fatti ulteriori accertamenti per meglio comprendere l’entità del danno subito.
Il timore dello staff medico dei Cleveland è che il ginocchio possa aver sofferto in modo assai più marcato rispetto ai danni riportati nel 2015, quando il running back subì una lussazione con tre legamenti strappati. E a 27 anni un infortunio del genere può arrivare a precludere anche una carriera ad alto livello.
Un cuore Browns
Il coach dei Browns, Kevin Stefanski, ha detto di aspettarsi una diagnosi piuttosto cruenta e di sapere già in cuor suo che la stagione di Chubb si è conclusa dopo solo due gare. Il giocatore è una delle colonne di Cleveland, che nel Draft 2018 lo scelse al secondo giro alla numero 35.
Nei suoi 6 anni di permanenza in Ohio ha accresciuto la sua fama di giocatore particolarmente temibile nel gioco offensivo, con oltre 6.300 yard corse e 48 touchdown su corsa.
I Browns punta(va)no in alto
Quella alle porte era una stagione importante tanto per lui quanto per i Browns, che dopo anni di sostanziale anonimato avrebbero voglia di ritagliarsi un ruolo da protagonisti, forti di una buona base che potrebbe anche consentire loro di scalare qualche gradino nell’American Football Conference.
Peraltro Chubb era stato selezionato per 4 anni per il Pro Bowl, la gara di fine anno tra i migliori giocatori della stagione, e nel 2022 nominato anche nel Secondo Team All Pro. La sua perdita potrebbe rivelarsi di inestimabile valore per Cleveland, che dopo aver vinto nettamente contro i Cincinnati Bengals all’esordio (per Chubb 18 corse e 106 yards conquistate) ha subito uno ko. nella maledetta serata di Pittsburgh.
I messaggi social: Lebron tra i primi
Sui social non sono mancate manifestazioni di affetto nei confronti dello sfortunato running back. LeBron James è stato tra i primi a postare un messaggio di conforto: il giocatore dei Lakers, nato ad Akron (sobborgo di Cleveland) e legatissimo alla sua terra d’origine, è grande tifoso Browns e ha detto di sperare
nel meglio assoluto
affinché Nick possa tornare presto in campo.
DAMN MAN!!!! 🤦🏾♂️. 🙏🏾🙏🏾🙏🏾🙏🏾 Nick Chubb. Praying for the absolute best
— LeBron James (@KingJames) September 19, 2023
Anche Draymond Green e Darius Garland (quest’ultimo attuale giocatore dei Cavaliers) hanno postato un messaggio, con l’emoticon delle mani giunte in preghiera auspicando che tutto vada per il meglio.
Preghiere che non sono mancate anche da tantissimi colleghi, sia running back che quarterback (Lamar Jackson, Trevor Lawrence, Bijan Robinson e altri ancora).
Particolarmente emozionante il messaggio dell’ex Texans, JJ Watt:
Solo la sensazione peggiore. Sventrato per Nick Chubb, spero che Minkah stia bene. Gli infortuni fanno schifo all’uomo, fanno assolutamente schifo.
Fitzpatrick, il giocatore degli Steelers involontariamente coinvolto dell’incidente di gioco, a sua volta ha dovuto abbandonare il campo per qualche minuto, rientrando dopo l’intervallo.