Gascoigne: "Quando mio padre è morto, l'ho preso a pugni"

Gascoigne e l'incredibile racconto della morte di suo padre: "L'ho preso a pugni e testate, poi l'ho abbracciato".

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Gascoigne: "Quando mio padre è morto, l'ho preso a pugni"

Non è mai banale nelle sue esternazioni Paul Gascoigne, storico ex giocatore di Lazio e Rangers (tra le altre): personaggio eclettico e famoso quasi più per le vicende extra campo. L’ex centrocampista ha rilasciato un’intervista shock al podcast ‘Anything Goes’ soffermandosi su due aspetti principali : il rapporto con il padre e la dipendenza da alcool e social media. Questo il racconto incredibile della morte di suo padre, con un episodio che definire agghiacciante è riduttivo. “Quando eravamo solo io e lui nel letto d’ospedale e lui è morto, sono saltato sul letto e gli ho dato un pugno. Gli ho dato una testata e un altro pugno e mi sono vendicato del me più giovane. Poi mi sono sdraiato lì e l’ho abbracciato per 45 minuti. Era così arido. Parlava con chiunque ma non con me. Mi piaceva portarlo in giro per il mondo con me quando giocavo. Devo aver comprato a mio padre circa 80 auto e 18 tra barche e case”

Infine Gazza conclude con le varie dipendenze della sua vita, tra cui quella fino ad ora ignota dei social network. “So di essere più felice quando non bevo, a volte sono un ubriaco triste. Anche i social erano diventati una dipendenza, stavo sempre online. Adesso sto bene. Sto solo cercando di godermi la vita il più possibile e di ottenere il massimo da ciò che ho”.

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