Su un campo storico per il Milan come quello di Udine, dove nel 1985 debuttò un giovanissimo Paolo Maldini, i rossoneri hanno iniziato il campionato nel peggior modo possibile. La sconfitta maturata di misura alla Dacia Arena fa infatti più male sul piano del gioco che per i punti persi in se stessi. Di fatto mai pericolosa, la squadra di Giampaolo ha confermato di essere ancora un cantiere aperto a livello di mercato, ma anche tattico.
Il passo falso di Cesena nell’ultima amichevole, terminata 0-0, non era stato quindi casuale nonostante lo stesso Giampaolo in Romagna avesse minimizzato sulla prestazione opaca della squadra. Il calendario sembra tendere una mano al Diavolo, atteso nella seconda giornata dalla trasferta sul campo di una neopromossa, il Brescia, carica sì dopo la vittoria al debutto a Cagliari, ma i cui valori tecnici non sono certo paragonabili a quelli del Milan, considerando anche che a Corini mancherà Mario Balotelli, che deve scontare ancora tre giornate di squalifica.
Di sicuro al “Rigamonti” non ci saranno volti nuovi portati dal mercato in questa settimana, ma Giampaolo sembra avere già in mente una rivoluzione significativa in chiave tattica. Dopo aver provato durante ritiro e amichevoli quel 4-3-1-2 che rappresenta lo spartito preferito e più conosciuto dal tecnico di origini abruzzesi, si sarebbe deciso di cambiare strada, non per virare verso quel 4-3-3 che la squadra conosce per averlo utilizzato durante le stagioni con Rino Gattuso in panchina, bensì un 4-3-2-1 che sa di ritorno all’antico, essendo stato il modulo dei trionfi con Carlo Ancelotti in panchina, ma che può anche valorizzare meglio le caratteristiche di alcuni giocatori.
Come Krzysztof Piatek, che tornerebbe ad agire da punta unica, e Suso, più libero di agire in zona centrale. Per l’altro trequartista ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta, tra Calhanoglu, il rientrante Bonaventura e Paquetà. Senza contare Angel Correa, possibile ultimo acquisto dell’estate rossonera. L’argentino piace ormai da mesi al Milan, ma la distanza dall’Atletico Madrid resta sensibile: 50 milioni la richiesta dei Colchoneros, mentre il Milan, che ha già un accordo di massima con il calciatore, punta sui 42 milioni con il 30% di un’eventuale futura rivendita da destinare all’Atletico. La forbice non sembra ampia, l’Atletico ha bisogno di vendere per far entrare Rodrigo del Valencia, ma la soluzione potrebbe arrivare solo in extremis…
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