Gli allenatori che tornano sulla stessa panchina ad anni di distanza, le foto

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Max Allegri è solo l'ultimo di una lunga lista di allenatori che tornano al passato: il nuovo inizio per lui non è stato dei migliori, ma chi sono i suoi "colleghi"?

Cinque scudetti, quattro Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane tra il 2014 e il 2019 per Max Allegri alla Juventus, che dopo due anni sabbatici torna sulla panchina bianconera dopo l'addio di Pirlo

Roberto Mancini - Inter (2004-2008, 2014-2016) Tre scudetti nella prima avventura nerazzurra, il ritorno nel 2014 carico di aspettative non mantenute per il Mancio, che non riuscirà a riportare l'Inter in Champions League

Fabio Capello - Milan (1991-1996, 1997-1998) L'uomo dei quattro scudetti e della Champions del 1994 viene richiamato dal Presidente Berlusconi, ma la seconda, negativa, esperienza culminerà con l'esonero

José Mourinho - Chelsea (2004-2007, 2013-2015) Due Premier League e una FA Cup convincono i Blues a richiamare lo Special One, che conquisterà un altro scudetto prima di lasciare tra le polemiche

Luciano Spalletti - Roma (2005-2009, 2016-2017) Due Coppe Italia nella prima esperienza, un ritorno turbolento con l'addio al calcio di Totti durante la seconda avventura giallorossa per il tecnico toscano

Carlo Ancelotti - Real Madrid (2013-2015, 2021-) II protagonista della tanto agognata Décima, torna sulla panchina dei blancos dopo l'addio di Zinédine Zidane, a sua volta protagonista di due esperienze differenti al Real (2016-2018, 2019-2021)

Siniša Mihajlović - Bologna (2008-2009, 2019-) Più longeva la seconda avventura bolognese di Mihajlović: dopo l'esonero del 2009, torna alla guida dei rossoblù raggiungendo tre salvezze tranquille

Zdeněk Zeman - Foggia (1986-1987, 1989-1994, 2010-2011, 2021-) Dal "Foggia dei Miracoli" sono passati 30 anni, ma il boemo non ha perso la voglia di allenare e nel 2021 siede per la quarta volta sulla panchina dei pugliesi

Marcello Lippi - Italia (2004-2006, 2008-2010) Alla gioia del quarto Mondiale italiano, si contrappone la cocente eliminazione ai gironi del 2010, che non porterà al rinnovo di contratto con la nazionale azzurra