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Il Gattuso che ce l’ha fatta: Ho vinto la mia scommessa

Jack Gattuso a Como allena la sua squadra del cuore e della sua città e ha vinto il campionato di serie C

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Da giocatore non aveva la grinta di Ringhio ma l’eleganza di un libero moderno, anche se ha militato solo in C e in B. Non è meridionale come il suo “cognomonimo” illustre Rino, visto che è nato a Como e si sente lombardo al 100% ma oggi come oggi il Gattuso che ce l’ha fatta è lui, Giacomo detto Jack Gattuso. Mentre Ringhio ha lasciato Napoli da sconfitto, Jack ha portato il Como in serie B ed è stato confermato sulla panchina dei lariani fino al 2023.

Gattuso ha avuto Tardelli come allenatore

Nato a Como il 14 giugno 1968, Gattuso è cresciuto come calciatore nelle giovanili del club lariano, con la squadra della sua città ha vinto da calciatore e capitano i play off di serie C conquistando la promozione in serie B nella stagione 1993/94 quando aveva come allenatore Marco Tardelli. Oltre che con gli azzurri Gattuso ha giocato per Salernitana, Saronno, Spal, Catania e Novara. Terminata la carriera da giocatore ha iniziato ad allenare e, dopo una breve parentesi a Como e alla Canzese, nel 2007 è approdato al Novara dove ha allenato nel settore giovanile e,
saltuariamente come traghettatore, anche la prima squadra fino al 2020. Lì ha conosciuto Carlalberto Ludi, attuale direttore generale del Como 1907 che l’ha riportato sulle sponde del Lario.

L’obiettivo di Gattuso è rimanere in B

Hai ottenuto una Promozione in serie B prima da giocatore e capitano del Como e ora anche da allenatore. Quale ti ha dato più soddisfazione?

“Vincere nella propria città con la tua squadra del cuore è una gioia immensa, sono le soddisfazioni che non hanno prezzo e che non si possono comprare. Sono davvero tanto felice”

Si sono avverati in questa stagione 2 tuoi sogni, il primo tornare ad allenare nella tua città e il secondo portare la squadra del cuore in Serie B. Cosa sogni adesso?

“Più che sogni erano miei obiettivi. Il primo da sempre, mentre il secondo me lo sono posto cammin facendo, quando abbiamo visto che eravamo in vetta alla classifica e ci siamo detti nello spogliatoio di provare a vincere il campionato. Ora il prossimo obiettivo è rimanere in B”

Senza fare nomi c’è un giocatore dell’attuale rosa che potrebbe arrivare in serie A?

“Sì, ci potrebbe essere, ti dirò, forse anche più di uno”

Ora c’è da costruire la squadra per essere competitivi in serie B, quanti giocatori servono?

“Qui si sta muovendo il direttore Ludi insieme a Dennis Wise (CEO del Como) e io ho la massima fiducia in loro”

Adesso c’è il meritato riposo, dove andrai in vacanza e quando pensi che ritornerete ad allenarvi per la prossima stagione?

“Nel mese di giugno andrò qualche giorno al mare. Non abbiamo ancora deciso invece la data del raduno, ma sarà sicuramente nei primi giorni di luglio visto che poi a metà agosto prenderà il via la Coppa Italia”

La stagione appena conclusa ha messo in risalto l’amore dei tifosi per te, c’è un segreto?

“Credo che il mio essere sempre me stesso e rimanere sempre umile abbia contribuito ad istaurare un grandissimo rapporto con i tifosi. Alcuni di loro mi fermano dicendomi di essere tornati a seguire il Como grazie a me e questo ovviamente mi fa immensamente piacere”

Mario Camagni

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