Che a José Mourinho non piaccia perdere non lo si scopre certo oggi. Al pari del “carissimo nemico” Antonio Conte, che non ha esitato in passato a definire la sconfitta come “una morte momentanea”, il tecnico portoghese non contempla l’idea di arrivare secondo o addirittura di perdere una finale. Proprio grazie a questo spirito da vincente, lo Special One ha costruito una prima parte di carriera piena di successi, ottenuti rinunciando allo spettacolo a favore di un gioco pratico, ma quasi sempre efficace. Dopo l’addio all’Inter, tuttavia, la media di vittorie del portoghese si è abbassata, tra Real Madrid e Manchester United, e il gusto amaro della sconfitta ha iniziato ad accompagnare piuttosto spesso i post-partita di Mou. La reazione è sempre la stessa, rabbia e polemiche, pure in amichevole. Dopo il tracollo dei Red Devils contro il Liverpool nell’International Champions Cup, allora, l’ex allenatore dell’Inter ne ha avute per tutti, dall’organizzazione del torneo alla dirigenza del Manchester, rea di un mercato piuttosto passivo: “L’atmosfera è magnifica, ma se fossi nel pubblico non spenderei i miei soldi per vedere giocare queste squadre – ha detto Mourinho dopo la sconfitta contro i Reds, puntando il dito sul fatto che molte squadre sono largamente rimaneggiate – Noi siamo qui per migliorare la squadra, abbiamo perso con in campo una formazione C e questo non insegna nulla. La passione di alcuni americani per il calcio merita di meglio, avrebbero meritato di vedere le squadre migliori”.
Tutto chiaro, così come l’attacco frontale agli uomini-mercato del club. La Premier è alle porte, ma alla voce acquisti ci sono i soli Diogo Talot e Fred…: “Alexis Sanchez è l’unico attaccante disponibile e il poveretto cerca di fare il suo meglio… Questa non è la nostra squadra, non è la nostra rosa, la maggior parte di chi è sceso in campo non giocherà con noi la prossima stagione. Avevo consegnato al club qualche mese fa una lista con cinque calciatori che mi interessano, mi piacerebbe averne almeno due, ma forse, se possibile, ne arriverà solo uno. Se sarà possibile bene, se non sarà possibile continueremo a lottare, a lavorare e a credere in quelli che abbiamo”. Che tradotto significa: vietato accusarmi se il Manchester City farà ancora corsa a sé…
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