Il presidente della FIFA Gianni Infantino, all’apertura dei lavori del Congresso della federcalcio mondiale a Doha, ha fatto delle puntualizzazioni riguardanti la proposta dei Mondiali a cadenza biennale facendo un parziale passo indietro. Ecco le sue dichiarazioni riportate dall’ANSA.
“Voglio essere molto chiaro: la FIFA non ha mai offerto una Coppa del Mondo biennale. L’ultimo Congresso (nel 2021, ndr) ha incaricato con un voto l’amministrazione FIFA di studiare la fattibilità di un Mondiale ogni due anni. La FIFA non ha proposto nulla. Si è giunti alla conclusione che era fattibile e che avrebbe avuto ripercussioni, un impatto. La fase successiva è la consultazione, la discussione, la ricerca di un accordo e dei compromessi”.
“Ci vuole un dibattito per trovare ciò che è meglio per tutti. I grandi devono diventare più grandi e anche i piccoli devono trarne vantaggio. Quindi grazie a tutti per i vostri contributi. Inoltre, una pandemia ci ha ricordato come la salute venga prima di tutto, anche del calcio che è la cosa più importante delle meno importanti. Siamo riusciti a tornare a giocare, ed è stato possibile solo grazie al modo in cui la FIFA è governata oggi”.
“Ora, quando vedevamo la luce alla fine del tunnel e ci avviciniamo a un fantastico mondiale in Qatar, cosa succede? La guerra, con la paura di un conflitto globale. Ci sono guerre terribili in tutto il mondo, viviamo in un mondo aggressivo, diviso. Ma sono una persona che crede nel potere del calcio di unire le persone, di rompere le barriere. Il calcio è lo sport del mondo, ma non siamo così ingenui da credere che possa risolvere tutti i problemi. Guardo all’Ucraina con il cuore pesante: l’ultimo Europeo che ho organizzato, come segretario generale dell’UEFA, era in Polonia e Ucraina. La mia ultima finale è stata a Kiev. E l’ultimo mondiale a cui ho lavorato da presidente FIFA è stato in Russia”.