L'ultimo atto della Ciopa Libertadores fa felice il Palmeiras, squadra di San Paolo fondata nel 1914 da immigrati italiani inizialmente con il nome di Palestra Itália.
Nella finale tutta brasiliana del Maracana di Rio de Janeiro contro il Santos i Verdão hanno avuto la meglio grazie a un acuto di Bruno Lopes.
Un gran colpo di testa al nono dei 14 minuti di recupero concessi. Per i biancoverdi secondo successo dopo quello del 1999.
Dopo aver eliminato in semifinale Boca e River le due brasiliane hanno dato vita a una partita con pochi spunti e tanti falli.
Gioia particolare per l'ex milanista Gustavo Gomez, capitano della squadra.
E per l'altro ex rossonero Luiz Adriano, che ha giocato titolare.
Solo spiccioli di partita invece per l'ex di Fiorentina, Juventus e Inter Felipe Melo e per l'ex Verona e Salernitana Alan Empereur.
“Marinho, la coppa non si tocca!”, in tutto il Sud America gli scaramantici se la prendono con l'attaccante del Santos che ha toccato il trofeo prima della partita.
A San Paolo i tifosi del Palmeiras si sono subito riversati nelle strade a festeggiare facendo saltare tutte le norme anti-covid.
Gloria eterna, come recita il sottotitolo della Copa Libertadores, per il Palmeiras che contenderà al Bayern e alle altre qualificate il mondiale per club.
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