Brent Van Moer può essere soddisfatto della sua seconda stagione tra i grandi del pedale. Il promettente portacolori della Lotto-Soudal ha chiuso l’anno realizzando diverse buone prestazioni e, soprattutto, mettendo il primo sigillo tra i professionisti.
“È stato un anno molto bello. Se ci ripenso, quel secondo posto nella penultima tappa della Tirreno-Adriatico è stato in realtà l’inizio di una stagione di successi. Certo, è stato un peccato essere arrivato così vicino alla mia prima vittoria da professionista lì, ma competere per la vittoria a livello WorldTour mi ha davvero dato una spinta incredibile e mi ha dato la fiducia necessaria per il resto della stagione” ha confessato il belga, a segno in una tappa del Giro del Delfinato.
“Quel giorno, tutti i pezzi del puzzle sono andati a posto. Sul rettilineo finale ho pensato a quello che era successo alla Ronde van Limburg, forse questo mi ha dato la marcia in più per mettermi alla prova. Quella prima vittoria da professionista è stata semplicemente magica. La maglia gialla e il leoncino lo hanno reso ancora più speciale. È stato senza dubbio il momento clou della mia stagione“.
Grazie a quel risultato, Van Moer è riuscito a strappare la convocazione per la prima Grande Boucle della carriera, altro momento memorabile del suo 2021.
“Il mio primo Tour è stato davvero indimenticabile, la doppia scalata del Mont Ventoux mi ha fatto venire la pelle d’oca. Sono davvero grato alla squadra per aver avuto la possibilità di andare. Mi sono messo in mostra, ho quasi vinto una tappa e ho terminato il Tour con ottime sensazioni”.
L’obiettivo dunque, il prossimo anno, è quello di salire ancora di colpi.
“Ho acquisito molta fiducia e voglio assolutamente mostrare qualcosa nelle Classiche il prossimo anno. Certo, spero in un risultato strepitoso come quello del Delfinato, ma non oso scegliere una gara in particolare. Sono convinto che potremo mostrare grandi cose la prossima stagione” ha concluso Van Moer.