Inter-Napoli non era da sospendere, ma da annullare. La pensa così Sandro Mazzola, bandiera nerazzurra che oggi su Il Giorno dice la sua su quanto accaduto a San Siro nella tormentata giornata del boxing day. Mazzola si dice sconvolto dai buu razzisti del pubblico del Meazza nei confronti di Kalidou Koulibaly: “Ci sono rimasto di sasso – spiega -. È una cosa che mi ha lasciato stupito, perplesso. Non mi rendevo conto di come potesse succedere una cosa del genere. Non ero allo stadio per la partita, che ho seguito da casa. Ma anche attraverso la televisione gli ululati si sentivano nitidamente”. A differenza di altri opinionisti, il mito nerazzurro spiega però che la gara non andava fermata, altrimenti l’atmosfera avrebbe potuto degenerare. “Per me la gara non era da sospendere – continua Mazzola – , altrimenti sarebbe successo di peggio. Sarebbe stato meglio andare avanti, avvertendo i giocatori che poi la sfida sarebbe stata annullata e rigiocata”.
INTER IN CAMPO. Mazzola suggerisce poi all’Inter di andare oltre il comunicato con cui la società si è dissociata da quanto avvenuto fuori e dentro lo stadio. “L’Inter dovrebbe andare nei club a parlare con la gente. Far capire cosa significa il calcio, il tifo. So che è difficile, ma io mi ricordo che quando accadde qualcosa del genere ai miei tempi la società ci mandò a parlare dell’accaduto. L’obiettivo era far capire. E successivamente non ci fu più nulla per un po’ di tempo. Serve un rapporto tifoso-società che da noi non c’è. Chi ha la testa un po’ così rischia di prendere la strada sbagliata”.
SANZIONI GIUSTE. Infine Mazzola approva le sanzioni e la proposta del questore di fermare le trasferte fino a fine stagione. “Se non si interviene con misure pesanti in questi casi… Non si poteva fare altrimenti. Mi spiace per la squadra, ma può essere un motivo per i giocatori per legarsi ancora di più tra loro e far vedere che sono forti. Dovrà essere bravo l’allenatore a lavorare sulla testa e secondo me Spalletti lo è”.
