Chi è Michela Persico, la fidanzata di Rugani di "Le Capitane"

Tutto su Michela Persico, giornalista sportiva, fidanzata di Daniele Rugani e protagonista di "Le Capitane"

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Chi è Michela Persico, la fidanzata di Rugani di "Le Capitane" Fonte: Instagram

La fidanzata di Daniele Rugani, Michela Persico, è fra le protagoniste di “Le Capitane”. Il nuovo docu-reality in onda su Spike racconterà la vita delle mogli e delle fidanzate dei calciatori più famosi. Fra le wags ci sarà Michela Persico, ma anche Erjona Sulijmani ed Emilia Nef Naf.

Classe 1992, Michela Persico è originaria di Bergamo e sin da piccola ha sognato di lavorare nel mondo dello spettacolo. La sua ispirazione è sempre stata l’attrice Brigitte Bardot, ma ha anche coltivato la passione per lo sport e il giornalismo. La carriera di Lady Rugani è iniziata grazie ai concorsi di bellezza, in seguito è diventata una giornalista sportiva. Ha lavorato per Mediaset Premium ed è stata fra le opinioniste di “Quelli che il calcio”, trasmissione in onda su Raidue condotta da Nicola Savino.

Prima di fidanzarsi con il calciatore della Juventus ha fatto coppia con un altro atleta: Jacopo Sala. La star di “Le Capitane”e il centrocampista della Sampdoria sono stati compagni di scuola alla superiori, quando la Persico studiava Ragioneria e si conoscono sin da quando erano bambini.

L’incontro con Daniele Rugani è avvenuto durante una partita di tennis. All’epoca lui militava nell’Empoli e la giornalista non sapeva nemmeno chi fosse, tanto che solo in seguito a quel primo incontro i due si sono ritrovati su Facebook e hanno iniziato a frequentarsi. Michela Persico non ama essere definita “wag”, ma afferma di essere una ragazza normale e una donna in carriera. “Non sono una Wags – ha detto qualche tempo fa a “Gazza Mercato” parlando del suo amore per il calciatore della Juve -. Non mi piacciono le discoteche e non frequento la movida. Ho studiato tanto per laurearmi in Lingue e diventare una giornalista. Mentre molte mie coetanee passavano le serate universitarie a divertirsi, io stavo in casa a studiare oppure lavoravo. Zero feste e vita sociale”.

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