In Italia non ha lasciato un gran ricordo nonostante i due trofei vinti col Parma, anche se da spettatore. Ma in patria – in Colombia – un idolo lo era eccome. All’età di 47 anni è morto Jorge Bolano, ex centrocampista stroncato da un infarto mentre partecipava alla festa di un parente a Cucutà.
- Morto Bolano: chi era il colombiano ex Parma e Samp
- Due coppe e gli infortuni: la carriera italiana di Bolano
- Il Mondiale, il malore e l'omaggio della Federazione
Morto Bolano: chi era il colombiano ex Parma e Samp
Partiamo proprio dalla sua avventura in Italia. Messosi in luce con la maglia dello Junior de Barranquilla, squadra del suo Paese in cui militava anche il mito Valderrama e con cui vinse due titoli nel 1993 e nel 1995, nel 1999 Bolano approdò in un Parma che era sul punto di salutare l’età dell’oro insieme al connazionale ed enfart prodige Johnnier Montaño e nel segno della leggenda Tino Asprilla.
Per entrambi, però, non andò bene. Sulla parentesi neppure tanto breve nel Belpaese del centrocampista tutto grinta e sostanza dai capelli ricci che oggi sarebbero stati senza dubbio un’arma da sfruttare sui social, pesarono anche gli infortuni.
Due coppe e gli infortuni: la carriera italiana di Bolano
Bolano si trovò a vivere la parabola discendente dei ducali, che via via persero i pezzi pregiati dello squadre capace di imporsi anche in Europa. Da Buffon a Thuram, una diaspora che fece sprofondare il Parma fino alla zona retrocessione. Riuscì comunque a vincere due trofei, seppur non da protagonista. Già, non era in campo né in occasione della Supercoppa Italiana alzata al cielo nel 1999 né quando gli emiliano si aggiudicarono la Coppa Italia nel 2001/2002.
Dopo tre stagioni senza acuti e con poche presenze, la chance di rilanciarsi alla Sampdoria in Serie B, ma la rottura del crociato ne condizionò l’annata. Al contrario, riuscì a imporsi nei sei mesi in prestito al Lecce, prima del nuovo ritorno in un Parma sempre più indebolito, con cui disputò altre tre annate. L’addio all’Italia con la salvezza miracolosa acciuffata nel 2006/2007 e su cui erano impresse le firme di Claudio Ranieri, che non ha perzo il vizio neppure di stupire neppure a 73 anni, e Pepito Rossi. Chiuse la carriera in patria con il Cúcuta Deportivo.
Il Mondiale, il malore e l’omaggio della Federazione
Idolo assoluto del Junior de Barranquilla, partecipò con la Colombia al Mondiale in Francia del 1998 e in precedenza si laureò campione sudamericano under 17 nel 1993. Nel 1999 in patria scoppiò una polemica feroce per la scelta del ct Javier Álvarez di sostituirlo dopo il gol segnato nel primo tempo e con i Cafeteros avanti 2-1 sul Cile nei quarti di finale della Coppa America. Uscito dal campo, gli avversari ribaltarono il risultato e si qualificarono.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha tentato la carriera da allenatore nelle divisioni minori per poi essere nominato assistente tecnico dell’Under 17 della Colombia. Bolano è stato stroncato da un infarto all’età di 47 anni mentre si trovava alla festa di un familiare a Cucutà: inutile ogni tentativo di soccorso. “La morte di Jorge Bolano lascia un vuoto nel cuore di coloro che lo conoscevano e lo ammiravano. La sua eredità di calciatore e allenatore rimarrà nella memoria dello sport colombiano” ha scritto in una nota la Federazione colombiana.
