Nadal: "Incredibile essere ancora in finale. Berrettini ha futuro"

L'emozione dello spagnolo dopo il successo sull'azzurro nella semifinale degli Australian Open: "Un mese e mezzo fa non sapevo neppure se avrei potuto continuare a giocare. Matteo è giovane e migliora ogni anno".

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Nadal: "Incredibile essere ancora in finale. Berrettini ha futuro" Fonte: Getty Images

Soddisfazione, ma soprattutto incredulità.

Questo lo stato d’animo di Rafa Nadal pochi minuti dopo la semifinale degli Australian Open 2022 vinta in quattro set su Matteo Berrettini.

Lo spagnolo tocca quota 29 finali nei tornei dello Slam e, vincendo a Melbourne a 13 anni dall’unica altra affermazione della carriera nel torneo, avrà la grande opportunità di salire a quota 20 Major, superando Novak Djokovic e Roger Federer.

Ma prima di pensare all’ultimo atto, Nadal si gode quella che ha auto-definito un’impresa, a 35 anni e mezzo e dopo il lungo stop di fine 2021.

“Ho iniziato alla grande, da tempo non giocavo così bene come mi è successo nei primi due set – il commento di Nadal sull’andamento della partita – So quanto è pericoloso Matteo e immaginavo che nel terzo set avrebbe preso più rischi, ho giocato un brutto turno di battuta sul 4-3 e lui ha fatto un paio di colpi eccezionali. A quel punto ho iniziato a lottare, era l’unico modo per arrivare dove sono oggi: per me ha un grande significato essere di nuovo in finale agli Australian Open”.

“Mi godo questa vittoria ed ora penso alla finale. Il mattino seguente mi sentivo meglio di quanto sperassi ed ero sorpreso Chi è vicino a me ed ha vissuto il quotidiano degli ultimi sei mesi fatica a capire come abbia giocato qui. Un mese e mezzo fa non sapevo se avrei potuto continuare ancora a giocare a tennis, ora mi sento di nuovo vivo e competitivo, mi mancavano queste sensazioni”.

Infine un elogio a Berrettini: “Finale a Wimbledon, semifinale qui. Matteo è giovane, ogni anno migliora, è un giocatore che ha carisma, è un bravo ragazzo e gli auguro il meglio: penso che avrà un futuro splendido davanti a sé”.

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