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Madrid, Alcaraz preoccupato dagli infortuni ma pensa alle Olimpiadi con Nadal. Rafa demolisce Blanch

Dal ritiro a Montecarlo, alla frustrazione per l'infortunio, fino alle Olimpiadi con Nadal, questi gli argomenti dell'intervista rilasciata a Marca da Carlos Alcaraz, che nel frattempo da vita alla sua Fondazione

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Matteo Morace

Matteo Morace

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A un giorno dal teorico esordio all’ATP Masters 1000 di Madrid contro il kazako Alexander Shevchenko, Carlos Alcaraz ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo Marca, dove ha raccontato la frustrazione per l’infortunio subito e il conseguente ritiro da Montecarlo, le sue condizioni per il torneo nella capitale spagnola e il desiderio di giocare le Olimpiadi con Rafael Nadal. Intanto il murciano segue le orme dei Big3 creando la sua Fondazione benefica.

Sul ritiro a Montecarlo e gli infortuni

La terra non si è dimostrata amica di Alcaraz in questa stagione. Dopo il ritiro avvenuto all’ATP di Rio de Janeiro a inizio anno, Carlitos è stato obbligato a saltare anche i tornei di Montecarlo e Barcellona, dov’era campione in carica. Queste le sue parole a proposito proprio del ritiro dal primo Masters 1000 stagionale sul rosso e dell’infortunio al braccio destro: “Il ritiro da Montecarlo mi ha provocato frustrazione perché era un torneo prestigioso, dove ho giocato solo una volta e che non vedevo l’ora di disputare. Quando ti fai male, i pensieri positivi se ne vanno. Ero frustrato e arrabbiato perché è arrivato improvvisamente”.

La verità è che tante volte non comprendo quello che succede, non capisco i momenti e mi domando se sto facendo le cose nel modo giusto: sto riposando bene, sto mangiando sano, mi sto allenando nella maniera corretta e comunque arrivano gli infortuni. È una cosa con cui dobbiamo fare i conti. Anche se fisicamente mi sento a posto e ho fatto tutto nella maniera correta, ho 20 anni e il mio corpo non è ancora pronto. Necessito di un paio stagioni affinché il mio corpo si adatti a questa richieste”.

Le condizioni verso l’esordio a Madrid

Alcaraz ha anche parlato delle sue condizioni in vista dell’esordio a Madrid, dove ha vinto le ultime due edizioni: “Dopo l’allenamento di mercoledì ho capito di poter tornare in campo. Piano piano ho aumentato l’intensità, ho già colpito con uno sparring partner e sentivo la palla più vivace. L’ultimo allenamento è andato molto bene e ora mi sento più tranquillo. Sto attento quando colpisco il dritto e questo mi rallenta un po’. Ancora non mi sento al 100%, ma Ferrero mi dice sempre di colpire rilassato e in avanti, quale momento più adatto per farlo se non adesso?”

Olimpiadi e Laver Cup con Nadal

Guardando invece al futuro Carlitos è tornato sulla possibilità di giocare il doppio alle Olimpiadi in coppia con Nadal, il quale sarà suo compagno anche alla Laver Cup: “Non ci siamo ancora confrontati. Ci siamo visti in questi giorni, ma la verità è che non ho osato chiederglielo. Mi entusiasmerebbe moltissimo, sarebbe un sogno che si realizza ed è per questo che mi riesce un po’ difficile dirglielo. So che anche lui è entusiasta di giocare insieme a me. Ho sempre detto che scendere in campo con lui alla mia prima Olimpiade sarebbe una cosa incredibile. Poi posso giocare con lui anche alla Laver Cup, dove lo avrò anche come allenatore. Sarà un momento che difficilmente scorderò”

La Fondazione Carlos Alcaraz Garfia

Intanto Alcaraz segue le orme dei grandi campioni come Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal dando vita all’Alcaraz Fundacion – che vedrà proprio il classe 2003 come presidente e il padre Carlos Gonzalez nelle vesti di vice presidente – ovvero la propria fondazione senza scopo di lucro che come obiettivo principale si pone la promozione del benessere infantile.

Rafa Nadal demolisce Blanch

Non è durata moltissimo l’esperienza di Darwin Blanch sul centrale di Madrid. Ma il 16enne statunitense si porta a casa comunque un giorno da ricordare con la foto a rete con una vera e propria leggenda del tennis mondiale che in campo però non ha avuto pietà: 6-1, 6-0 il risultato finale di una partita senza storia ma seguita con trepidazione dal pubblico spagnolo esultante per ogni punto del maiorchino che ha fine partita ha parlato anche del suo giovane avversario: “Penso di aver giocato contro qualcuno che ha davanti a sé un grande futuro. Oggi ha fatto tanti errori, io cercato di rimanere lì ed essere solido senza prendere troppi rischi. A lui auguro un gran futuro”.

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