Dateci oggi il nostro Kyrgios “furente” quotidiano. Quello che se la prende un po’ con tutti: Sinner è una vittima prediletta, Alcaraz forse un po’ meno rispetto a Zverev o Medvedev, ma a quanto pare anche gli ex del circuito continuano ad alimentare un po’ di “cattivi pensieri” nella mente dell’australiano. Che se l’è presa pure con Rafael Nadal, che non gioca più da quasi un anno e che, come Kyrgios, ha dovuto fare i conti con infortuni prolungati che ne hanno minato il finale di carriera. Anche se Nick di tutto questo se n’è fatto beffe.
- Quanto astio verso Nadal: "L'ho sempre detestato"
- L'ammissione: "Nessuno oggi può battere Alcaraz e Sinner"
- Niente Washington per Nick: anche gli US Open a rischio?
Quanto astio verso Nadal: “L’ho sempre detestato”
L’accusa che il nativo di Canberra ha rivolto al mancino di Manacor è piuttosto colorita: “Non l’ho mai sopportato, ogni volta che entrava o usciva dal campo generava in me un senso di odio nei suoi confronti. Lo disprezzavo immensamente”. Sai che notizia, visto come tratta sistematicamente da qualche anno a questa parte Sinner.
“Quando sfidavo Nadal ero sempre motivato al massimo. Mi interessa vincere e fornire una grande prestazione per rispondere a tutti quelli che lo esaltavano per via della sua etica del lavoro e far vedere loro che c’era una via che conduceva al successo anche divertendosi nella vita di tutti i giorni. Quando affrontavo Federer o Djokovic era diverso, non provavo quelle sensazioni. Invece di Nadal mi disgustava tutto, anche i suoi gesti ripetuti prima di servire, che finivano per allungare il tempo d’attesa anche tra una prima e una seconda di servizio”.
Parole che trovarono poi riscontro nei fatti in quel match disputato a Wimbledon nel 2019, quando Kyrgios colpì volontariamente Nadal al corpo, vantandosene poi in conferenza stampa. “Uno che ha vinto tutti quei titoli slam non può prendersi una pallata al corpo? C’ho mirato, volevo colpirlo al petto, non ho alcun motivo di dovermi scusare”.
L’ammissione: “Nessuno oggi può battere Alcaraz e Sinner”
Kyrgios nelle scorse ore, intervistato da TNT Sports, è tornato anche sull’attualità e sul dualismo imperante tra Alcaraz e Sinner. “Nessuno in questo momento può pensare di batterli. L’unico che è riuscito a metterli un po’ sotto pressione è stato Taylor Fritz, mentre a dispetto delle aspettative direi che Ben Shelton per ora è stato sempre schiacciato in campo da Sinner. E Shelton ha 21 anni, quindi non può più essere considerato giovane, perché a quell’età c’è gente che vince titoli slam.
Di tanto in tanto avranno le loro possibilità di battere i primi due giocatori al mondo, ma per ora non si vede nessuno all’orizzonte in grado di poter diventare il Djokovic che andò a rompere le uova nel paniere a Federer e Nadal”.
Altri possibili nomi sono per lo più ipotesi di prospettiva: “Jack Draper è cresciuto tanto, magari potrà essere alla loro altezza più avanti. Joao Fonseca è troppo giovane, Holger Rune invece mi ha deluso perché non è cresciuto”.
Niente Washington per Nick: anche gli US Open a rischio?
Tra una critica e l’altra (clamoroso l’asterisco postato nel commentare il nome del vincitore di Wimbledon 2025, facendo riferimento ancora una volta alla squalifica concordata da Sinner con la Wada), Kyrgios fa capire comunque di sapere che al momento il mondo del tennis è destinato a vivere sul duopolio instaurato dagli ultimi due finalisti slam.
Intanto l’australiano ha annunciato il forfait nel torneo ATP 500 di Washington, dopo che una settimana fa aveva annunciato che proprio nella capitale degli Stati Uniti avrebbe fatto il suo rientro in campo (manca dal torneo di Miami dello scorso marzo). Improbabile che possa decidere di presentarsi a Cincinnati, mentre agli US Open la wild card per ranking protetto è garantita, ma la sua presenza resta al solito a forte rischio.
Il polso destro che l’ha condizionato tanto negli ultimi due anni, tanto da costringerlo ad andare sotto i ferri, potrebbe presentargli nuovamente il conto. Ma sul web lo spazio per rilasciare i propri pensieri rimane immutato.