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Zverev, la mossa per inseguire Sinner e Alcaraz: ci sarà Toni Nadal nel suo angolo? E lo “zio” bacchetta Carlitos

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Sascha Zverev non si vuole arrendere al dualismo tra Sinner e Alcaraz. Il tennista tedesco, numero 3 del mondo, deve fare i conti con un periodo difficile e con una serie di risultati negativi in campo. Ma la voglia di provare a conquistare la vittoria di uno slam non è passata e pensa alla sua prossima mossa.

La mossa di Sascha

Si parla da tempo di un possibile cambio all’interno del team che segue Sascha Zverev. Il tedesco è stato negli ultimi mesi anche il numero 2 del tennis mondiale ma è evidente che il grande obiettivo è quello di riuscire a inserirsi nella lotta tra Sinner e Alcaraz e riuscire a portare a casa la vittoria di uno slam, obiettivo che gli è sfuggito. E ora oltre alla guida di papà, Zverev starebbe pensando all’esperienza di Toni Nadal per riuscire inseguire Jannik e Carlos. Secondo quanto riportato da Sky Sport Gemania, il tedesco si starebbe allenando a Mallorca alla Rafa Nadal Academy proprio con “zio Toni”.

Il momento difficile di Zverev

Dopo l’uscita di scena molto prematura a Wimbledon, Zverev ha confessato di essere alle prese con un momento molto delicato della sua vita personale oltre che professionale. Il tedesco è stato molto schietto riguardo le sfide che sta affrontando dal punto di vista mentale. E forse un ruolo in questa situazione può averlo giocato anche il tennis e qualche obiettivo mancato di troppo. La pressione che vive il tedesco di vincere uno slam è stata fortissima, soprattutto nel corso degli ultimi mesi, e le delusioni maturate prima a Parigi contro Alcaraz e poi a Melbourne contro Sinner, sembrano avergli presentato un conto altissimo. Al punto che ha anche deciso di rinunciare al torneo di Gstaad e prendersi un periodo di riposo.

La bacchettata ad Alcaraz

Dalle pagine di El Pais, l’ex allenatore di Rafa Nadal critica alcune scelte fatte da Alcaraz nel corso della finale di Londra: “Quando Sinner riesce a imporre il ritmo alto e costante, le possibilità di vittoria dei suoi avversari diminuiscono drasticamente. Penso che a Carlos sia mancata la capacità di riuscire a variare il suo gioco, come invece aveva fatto Grigor Dimtrov che nel match degli ottavi di finale è riuscito a togliere l’inerzia del match dalle mani del suo rivale. Alla fine per i tifosi spagnoli non è rimasto che guardare un risultato su cui c’era poco da fare: Jannik è stato bravo a mettere pressione, a imporre ritmo e potenza senza mai sbagliare. E alla fine è stato il vincitore più giusto”.

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