L’Italia del nuoto ha messo un timbro all’Olimpiade di Parigi e non ha alcuna intenzione di fermarsi: è la grande sera di Thomas Ceccon e della sua pagina da scrivere. La finale dei 100 metri dorso vale tantissimo per de motivi: il primo è che Ceccon nelle braccia ha sia l’oro che il record del mondo, il secondo è che c’è una sfida in atto. Quella tra Thomas e Nicolò Martinenghi, che il suo l’ha fatto alla grande, anzi.
Ha strafatto Nicolò: s’è liberato dalla referenza verso il mito e s’è messo davanti a un certo Adam Peaty. Oro al collo, oro nei capelli: i 100 metri rana sono cosa italiana. Meno di un minuto per alimentare tutte le voci della vigilia: su più versanti – addetti ai lavori e appassionati in primis – ci si è avvicinati a Parigi con una convinzione. L’Italia del nuoto non ha mai avuto una spedizione tanto competitiva quanto quella dei Giochi del 2024.
Ceccon come Martinenghi? Ce lo auguriamo tutti
Ceccon col dorso vale Martinenghi con la rana? Ce lo auguriamo tutti. L’Italia sblocca il livello “medaglia d’oro” con l’affondo di Nicolò: la gara della vita non è tata una prestazione perfetta, ma chi se ne importa.
La chiamata di Nicolò Martinenghi a Thomas Ceccon non è un atto dovuto, semmai un contatto, se non imprevisto, quantomeno inatteso. L’oro del varesino nei 100 rana diventa una sfida diretta. Il campione chiama l’altro campione.
Vince lui: Thomas lo ripete tre volte
Mentre Martinenghi stava costruendo il suo oro a colpi di bracciate e gambate, Ceccon era a bordo vasca per fare il tifo e – col passare dei secondi – è stato forse il primo a cogliere le potenzialità della gara di Martinenghi. Ha ripetuto tre volte “vince” quando Nicolò non aveva ancora vinto e ha partecipato con enorme trasporto alla progressione finale di Nicolò.
Il commento a caldo di Ceccon
Appena prima del tocco di Martinenghi, Ceccon s’è voltato dalla parte opposta per godersi quell’istante dal maxischermo e ha accolto il primo posto di Nicolò con un applauso accompagnato a uno sguardo di grande stupore.
Il commento a caldo? È talmente impressionato da quello che ha appena visto – dall’impresa appena accaduta – che no gli escono parole. Muove un po’ le mani e fa per aprire la bocca ma è come se non uscissero parole.
Lo so, è una sfida…
Immortalato su Instagram, Ceccon sa che non può tirarsi indietro: è una sfida, quella di Martinenghi, lo sai? Come a dire: hai visto che ho fatto, ora occa a te. E Ceccon raccoglie determinato: stimolo, pungolo, sfida.
Chiamatela come vi pare ma Thomas, se maki ne avesse bisogno, ha appena ricevuto l’ennesima motivazione per provare a scrivere anche la sua pagina di storia. La chiama di Martinenghi è senza appello; la risposta di Ceccon è senza paura.