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Olimpiadi, Ganna d'argento: mostruosa rimonta nella crono, riprende Van Aert ma Evenepoel è irraggiungibile

La prima medaglia per l'Italia ai Giochi arriva grazie allo specialista piemontese: straordinario recupero nel finale, solo Remco riesce a resistere a Top Ganna.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La prima medaglia italiana ai Giochi di Parigi arriva sotto la pioggia, poco prima delle 18. La regala un tizio che sembra viaggiare su un motorino, tanto va forte sulle strade bagnate della capitale francese, schivando le insidie del pavé, delle buche, di un asfalto che Remco Evenepoel, l’unico capace di andare più veloce di lui, appena il giorno prima ha definito “di m…”, senza troppi giri di parole. Filippo Ganna, ancora una volta, si è rivelato il salvatore della patria. Del ciclismo, ma in generale di tutto lo sport italiano, visto che la prima giornata rischiava di chiudersi senza piazzamenti sul podio. Impresa compiuta sotto gli occhi del Presidente, Sergio Mattarella, presente alla premiazione.

Olimpiadi, un flop dopo l’altro per l’Italia: fino a Ganna

Un flop dopo l’altro, dalla piscina dei tuffi (Pellacani e Bertocchi quarte) alla pedana della spada, con Rossella Fiamingo a processo sul web per la precoce eliminazione al primo turno del torneo individuale. Niente acuti da Susy Scutto nel judo, fuori ai quarti e poi pure ai ripescaggi per il bronzo, nonostante la prima posizione nel ranking mondiale. Niente medaglie neppure per Elisa Longo Borghini, ottava nella crono femminile. Insomma, una preoccupante serie di insuccessi. Fino alla crono maschile, con Filippo Ganna che – nonostante una caduta evitata per un soffio – è riuscito a chiudere almeno secondo.

Crono, partenza in sordina per Filippo: davanti i due belgi

È partito piano, come fa spesso, lo specialista piemontese. Avanti giusto di un paio di secondi rispetto a Wout van Aert al primo intermedio, ma costretto a rincorrere Remco Evenepoel: 11 secondi il vantaggio del belga al primo intermedio. Situazione che ha rischiato di farsi difficile dopo il secondo intermedio, con Evenepoel sempre più avanti (22 secondi di vantaggio) e con l’altro belga, Van Aert, di quattro secondi davanti a Ganna, con la prospettiva di una clamorosa doppietta. Sulle spalle di Filippo pure il fantasma di Josh Tarling, il gallese pericolosamente in lotta per le medaglie sul filo dei secondi, nonostante una foratura.

Ganna, che rimonta: dietro Evenepoel e davanti a Van Aert

Negli ultimi dieci chilometri, il “solito” miracolo. Con Ganna capace di recuperare terreno a tutti, di rosicchiare una dozzina di secondi allo scatenato Evenepoel e di mettersi alle spalle Van Aert. Appena 14 secondi il vantaggio di Evenepoel sul campione azzurro, di 25 invece su Van Aert. Beffato Tarling, fuori dal podio per colpa di quella foratura malandrina proprio a inizio della sua prova. Una medaglia d’argento che, come sempre, assieme all’orgoglio regala un pizzico di amarezza per Ganna. Puntava alla fantastica doppietta, l’oro su strada e in pista. Ma quell’asfalto di m… alla fine ha aiutato Evenepoel.

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