Perché ha tirato Ibra? Il retroscena sul rigore di Cagliari

Il titolare dal dischetto era Kessie ma è toccato allo svedese

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Quando dopo soli 6′ Lykogiannis ha spinto Ibrahimovic e l’arbitro Abisso ha fischiato il rigore per il Milan tutti si aspettavano dal dischetto Kessie, rigorista designato (e quasi sempre implacabile). Invece dagli undici metri si è presentato Zlatan, che non giocava titolare dalla partita col Napoli e che aveva voglia di spaccare il mondo. Tiro e gol, il primo dei due dello svedese che avrebbero deciso la gara di Cagliari per la quinta doppietta di Ibra che si è assicurato così anche il titolo di campione d’inverno in anticipo.

Il retroscena sul rigore di Ibra

Perché ha tirato lui e non Kessie? Il centrocampista, in un’intervista dei giorni scorsi, aveva ammesso: non tirerò se Ibra mi chiederà di battere lui un rigore. Detto fatto. In realtà Ibra non gliel’ha neanche chiesto. Kessie ha aspettato di capire le intenzioni del compagno che è stato quantomai esplicito, ha preso il pallone e si è presentato dagli undici metri senza batter ciglio. Segnando.

L’ultima volta che era toccato a Ibra era stato col Verona, quando sbagliò (quarto errore per lui in rossonero, dopo quelli contro Cagliari, Inter, Sparta Praga). A fine gara lo svedese abdicò, lasciando il testimone a Kessie. Era da 26 ottobre contro la Roma che il bomber milanista non segnava su penalty (a Mirante contro la Roma).

Perché ha tirato Ibra? Il retroscena sul rigore di Cagliari Fonte: ANSA

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