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Quando interviene il VAR: cosa dice il regolamento e il protocollo aggiornato

Cosa dice il regolamento? Ecco quando interviene il VAR in Italia: la situazione è disciplinata dal protocollo applicativo, aggiornato a luglio 2022.

Pubblicato:

Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Quando interviene il VAR? Quand’è che un direttore di gara è tenuto a visionare al monitor le immagini relative a un episodio controverso? Quando si rende necessaria la revisione stessa, in seguito a un grave ed evidente errore?

La situazione in Italia è disciplinata da un apposito protocollo, aggiornato periodicamente. Questa è l’ultima versione del protocollo stesso, aggiornata al primo luglio 2022, contenuto nelle ultime sei pagine deIl regolamento del giuoco del calcio corredato delle Decisioni Ufficiali FIGC e della Guida Pratica AIA, presente sul sito dell’Associazione Italiana Arbitri e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Protocollo preceduto da una premessa: “Il protocollo VAR, per quanto possibile, è conforme ai principi e alla filosofia delle Regole del Gioco. L’utilizzo dei VAR – Video Assistant Referees – è consentito solo se l’organizzatore della gara / competizione ha soddisfatto interamente i requisiti delProgramma di assistenza e approvazione per l’implementazione del VAR” (IAAP) stabiliti nei documenti dell’IAAP della FIFA e ha ricevuto l’autorizzazione scritta dalla FIFA“.

Quali sono i principi applicativi del VAR

L’utilizzo del VAR in gare di calcio è vincolato a una serie di principi, che devono essere applicati in ogni gara in cui è previsto l’utilizzo dei VAR.

1. Un VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a:

  • rete segnata / non segnata
  • calcio di rigore / non calcio di rigore
  • espulsione diretta (non seconda ammonizione)
  • scambio d’identità (quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato)

2. L’arbitro deve sempre prendere una decisione, ciò vuol dire che all’arbitro non è consentito omettere una decisione e poi utilizzare il VAR per assumerla; la decisione di consentire al gioco di proseguire dopo una presunta infrazione può sempre essere riesaminata.

3. La decisione iniziale assunta dall’arbitro non sarà modificata a meno che la revisione video non mostri palesemente che la decisione era un “chiaro ed evidente errore”.

4. Solo l’arbitro può iniziare una “revisione”; il VAR (e gli altri ufficiali di gara) possono solo raccomandare una “revisione” all’arbitro.

5. La decisione finale viene sempre presa dall’arbitro, o in base alle informazioni del VAR o dopo che l’arbitro ha intrapreso una “revisione sul campo” (OFR = On Field Review).

6. Non c’è un limite di tempo per il processo di revisione poiché l’accuratezza della decisione è più importante della rapidità nel prenderla.

7. Quando una decisione viene riesaminata, i calciatori e i dirigenti non devono circondare l’arbitro o tentare di influenzare il processo di revisione o la decisione finale.

8. L’arbitro deve rimanere “visibile” durante il processo di revisione per garantire trasparenza.

9. Se il gioco prosegue dopo un episodio che poi viene riesaminato, qualsiasi provvedimento disciplinare assunto / dovuto durante il periodo susseguente l’episodio non viene annullato, anche se la decisione iniziale viene cambiata (tranne il caso di un’ammonizione o un’espulsione comminata per aver interrotto o interferito con un attacco promettente o un DOGSO).

10. Se il gioco è stato ripreso, l’arbitro non può effettuare una “revisione” tranne che per un caso di scambio d’identità o per una potenziale infrazione da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere o all’agire in modo estremamente offensivo e/o ingiurioso.

11. Il periodo di gioco che può essere rivisto prima e dopo un episodio è determinato dalle Regole del Gioco e dal protocollo VAR.

12. Poiché il VAR controllerà automaticamente ogni situazione / decisione, non vi è necessità che gli allenatori o i calciatori richiedano una revisione.

VAR, quali sono le decisioni e gli episodi revisionabili

L’arbitro può ricevere assistenza dal VAR solo in relazione a quattro categorie di decisioni / episodi che possono influenzare l’esito finale di una gara. In tutte queste situazioni, il VAR viene utilizzato solo dopo che l’arbitro ha preso una (prima / iniziale) decisione (compreso lasciar proseguire il gioco), o se un episodio grave non viene visto dagli ufficiali di gara. La decisione iniziale dell’arbitro non sarà cambiata a meno che non ci sia un “chiaro ed evidente errore” (questo include qualsiasi decisione assunta dall’arbitro sulla base di informazioni ricevute da un altro ufficiale di gara, ad esempio: il fuorigioco).

Le categorie di decisioni / episodi che possono essere riviste nel caso di un potenziale “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” sono:

Rete segnata / non segnata

  • infrazione della squadra attaccante nel costruire l’azione che ha portato alla segnatura o nel segnare la rete (fallo di mano, fallo, fuorigioco, ecc.)
  • pallone non in gioco prima della segnatura
  • decisione sul gol / non gol
  • infrazione del portiere e/o del calciatore che esegue un calcio di rigore o ingresso in area prima dell’esecuzione di un calcio di rigore da parte di un attaccante o difensore che viene poi direttamente coinvolto nel gioco se il pallone rimbalza da palo, traversa o portiere

Calcio di rigore / non calcio di rigore

  • infrazione della squadra attaccante nel costruire l’azione che si conclude con l’episodio del calcio di rigore (fallo di mano, fallo, fuorigioco, ecc.)
  • pallone non in gioco prima dell’episodio
  • posizione dell’infrazione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore)
  • calcio di rigore erroneamente assegnato
  • infrazione da calcio di rigore non sanzionata

Espulsioni dirette (non seconda ammonizione)

  • DOGSO (in particolare il punto dell’infrazione e la posizione degli altri calciatori)
  • grave fallo di gioco (o contrasto imprudente)
  • condotta violenta, mordere o sputare
  • agire in modo offensivo e/o ingiurioso

Scambio d’identità (cartellino rosso o giallo)

Se l’arbitro sanziona un’infrazione e poi ammonisce / espelle il calciatore sbagliato, l’identità del reo può essere riesaminata; l’infrazione in sé non può essere oggetto di revisione a meno che non si riferisca a una rete, un episodio da calcio di rigore o un cartellino rosso “diretto”

Gli aspetti pratici legati all’utilizzo del VAR

L’uso dei VAR durante una gara comporta le seguenti modalità pratiche:

  • Il VAR guarda la gara nella sala operativa video (VOR = Video Operation Room) assistito da un AVAR (Assistant VAR) e un operatore video (RO = Replay Operator)
  • A seconda del numero di inquadrature delle varie telecamere (e di altre considerazioni) può essere prevista la presenza di più di un AVAR o di un operatore video
  • Solo le persone autorizzate possono entrare nella sala operativa video o comunicare con VAR / AVAR / operatore video durante la gara
  • Il VAR ha accesso indipendente e controllo dei replay delle riprese televisive
  • Il VAR è collegato al sistema di comunicazione utilizzato dagli ufficiali di gara e può ascoltare tutto ciò che dicono; il VAR può solo parlare con l’arbitro premendo un pulsante (per evitare che l’arbitro venga distratto da conversazioni nella sala operativa video)
  • Se il VAR è occupato con un “controllo” o una “revisione”, l’AVAR può parlare con l’arbitro soprattutto se il gioco deve essere interrotto o per assicurare che non venga ripreso
  • Se l’arbitro decide di vedere il filmato, il VAR selezionerà l’inquadratura migliore e la velocità del replay; l’arbitro può richiedere ulteriori inquadrature / velocità

Quali sono le procedure di utilizzo del VAR

VAR: la necessità della decisione iniziale dell’arbitro

  • L’arbitro e gli altri ufficiali di gara devono sempre prendere una decisione iniziale (compreso qualsiasi provvedimento disciplinare) come se non ci fosse il VAR (tranne per un episodio non visto)
  • All’arbitro e agli altri ufficiali di gara non è consentito non assumere una decisione poiché ciò darebbe vita a un arbitraggio “debole / indeciso”, a troppe “revisioni” e a problemi seri se ci dovesse essere un guasto alla tecnologia
  • L’arbitro è l’unica persona che può prendere la decisione finale; il VAR ha lo stesso status degli altri ufficiali di gara e può solo assistere l’arbitro
  • Ritardare una segnalazione con la bandierina o un fischio per un’infrazione è ammesso solo in una situazione di attacco molto chiara quando un calciatore sta per segnare una rete o corre indisturbato dentro / verso l’area di rigore avversaria
  • Se un assistente ritarda una segnalazione per un’infrazione, dovrà alzare la bandierina se poi la squadra attaccante segna una rete, le viene assegnato un calcio di rigore, un calcio di punizione, un calcio d’angolo o una rimessa dalla linea laterale o se conserva il possesso del pallone dopo che l’attacco iniziale è terminato; in tutte le altre situazioni, l’assistente dovrà decidere se alzare la bandierina o no, in base alle esigenze della gara.

VAR: come funziona il controllo delle situazioni di gioco

  • Il VAR “controlla” automaticamente il filmato per ogni decisione / episodio di possibile o effettiva rete, calcio di rigore o espulsione diretta, o un caso di scambio d’identità, utilizzando diversi angoli di ripresa e velocità di riproduzione
  • Il VAR può fare un “controllo” a velocità normale e/o al rallentatore, ma in generale, dovrebbero essere usati replay rallentati per situazioni come ad esempio: posizione dell’infrazione o del calciatore, punto di contatto per infrazione fisica e fallo di mano, pallone non in gioco (incluso gol / non gol); la velocità normale dovrebbe essere usata per l’“intensità” di un’infrazione o per decidere se c’è stato un fallo di mano
  • Se il “controllo” non indica un “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, di solito non è necessario che il VAR comunichi con l’arbitro: si tratta di un “controllo silenzioso”; tuttavia, a volte aiuta l’arbitro / l’assistente per gestire i calciatori / la gara se il VAR conferma che non si è verificato un “errore chiaro ed evidente” o che non si è verificato un “grave episodio non visto”
  • Se è necessario ritardare la ripresa del gioco per un controllo, l’arbitro segnalerà chiaramente ciò tenendo un dito sull’auricolare e stendendo in avanti l’altro braccio con la mano a mostrare il gesto di attendere; questo segnale deve essere mantenuto fino al completamento del controllo poiché comunica che l’arbitro sta ricevendo informazioni (dal VAR o da un altro ufficiale di gara)
  • Se il “controllo” indica un probabile “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, il VAR comunicherà queste informazioni all’arbitro che deciderà se iniziare o no una “revisione”

VAR: gli aspetti che regolano la revisione dell’arbitro

  • L’arbitro può avviare una “revisione” per un potenziale “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto” quando:
    – il VAR (o un altro ufficiale di gara) raccomanda una “revisione”
    – l’arbitro sospetta che qualcosa di grave non sia stato “visto”
  • se il gioco è già interrotto, l’arbitro ne ritarda la ripresa
  • se il gioco non è ancora interrotto, l’arbitro interrompe il gioco quando il pallone è in una zona / situazione neutra (di solito quando nessuna squadra è impegnata in un’azione d’attacco) e mostra il gesto dello “schermo TV”
  • il VAR descrive all’arbitro che cosa mostrano i filmati e l’arbitro poi:
    – mostra il gesto dello “schermo TV” (se non lo ha già fatto) e va nell’area di revisione per vedere il replay del filmato – “revisione sul campo” – prima di prendere una decisione definitiva. Gli altri ufficiali di gara non vedranno il filmato a meno che, in circostanze eccezionali, non sia l’arbitro a chiederglielo oppure
    – prende una decisione definitiva in base alla propria percezione e alle informazioni comunicate dal VAR e, se del caso, da ulteriori indicazioni degli altri ufficiali di gara – revisione “solo VAR”
  • Alla fine di entrambi i processi di revisione, l’arbitro deve mostrare il gesto dello “schermo TV”, seguito immediatamente dalla decisione finale
  • Per decisioni soggettive, ad esempio intensità di un contrasto falloso, interferenza in un fuorigioco, considerazioni su un fallo di mano, è appropriata una “revisione sul campo”
  • Per decisioni oggettive (che si “limitano ai fatti”), ad esempio, posizione di un’infrazione o di un calciatore (fuorigioco), punto di contatto (fallo di mano / fallo), posizione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore), pallone non in gioco, ecc., è solitamente sufficiente una revisione del VAR, ma una “revisione sul campo” può essere intrapresa per una decisione oggettiva se aiuterà a gestire i calciatori o la gara o a rendere pienamente credibile la decisione (ad esempio, una decisione cruciale nel finale della gara)
  • L’arbitro può richiedere differenti inquadrature delle telecamere / velocità di replay ma, in generale, il replay rallentato deve essere utilizzato per fatti come, ad esempio, la posizione di un’infrazione o di un calciatore, il punto di contatto (fallo di mano / fallo), la posizione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore), pallone non in gioco (compreso gol / non gol); la velocità normale deve essere utilizzata per l’“intensità” di un’infrazione o decidere se c’è stato un fallo di mano
  • Per decisioni / episodi relativi a reti, calcio di rigore/non calcio di rigore ed espulsioni per DOGSO potrebbe essere necessario rivedere la fase di gioco d’attacco che porta direttamente alla decisione / all’episodio; ciò può includere le modalità con le quali la squadra attaccante ha guadagnato il possesso del pallone
  • Le Regole del Gioco non consentono che le decisioni relative alle riprese di gioco (calci d’angolo, rimesse dalla linea laterale, ecc.) possano essere cambiate una volta che il gioco è ripreso, pertanto non potranno essere oggetto di revisione
  • Se il gioco è stato interrotto e poi ripreso, l’arbitro può avviare una “revisione”, e adottare i provvedimenti disciplinari appropriati, per un caso di scambio d’identità o per una potenziale infrazione da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere e all’agire in modo estremamente offensivo e/o ingiurioso
  • Il processo di revisione dovrebbe essere completato nel modo più efficiente possibile, ma l’accuratezza della decisione finale è più importante della rapidità con cui la si prende. Per questa ragione, e poiché alcune situazioni sono complesse con diverse decisioni / episodi revisionabili, non esiste un limite di tempo massimo per il processo di revisione

VAR: la decisione finale dell’arbitro

  • Quando il processo di revisione è completato, l’arbitro deve mostrare il gesto dello “schermo TV” e comunicare la decisione finale
  • L’arbitro poi assumerà / cambierà / annullerà eventuali provvedimenti disciplinari (laddove necessario) e riprenderà il gioco in conformità con le Regole del Gioco

VAR: il comportamento dei calciatori titolari, di riserva e dirigenti

  • Poiché il VAR controllerà automaticamente ogni situazione / decisione, non vi è necessità che gli allenatori o i calciatori richiedano un “controllo” o una “revisione”.
  • I calciatori, titolari e di riserva, e i dirigenti non devono tentare di influenzare o interferire con il processo di revisione, compreso quando la decisione finale viene comunicata
  • Durante il processo di revisione, i calciatori titolari devono rimanere sul terreno di gioco mentre quelli di riserva e i dirigenti devono rimanere fuori del terreno di gioco
  • Un calciatore titolare, di riserva o sostituito o un dirigente che insistentemente mostra il gesto dello “schermo TV” o entra nell’area di revisione sarà ammonito
  • Un calciatore titolare, di riserva o sostituito o un dirigente che entra nella sala operativa video sarà espulso

VAR: validità della gara anche in caso di malfunzionamenti tecnologici e decisioni sbagliate

In linea di principio, una gara non è invalidata a causa di:

  • malfunzionamento della tecnologia VAR così come per la tecnologia sulla linea di porta (GLT)
  • decisioni sbagliate che riguardano il VAR (dato che il VAR è un ufficiale di gara)
  • decisione/i di non rivedere un episodio
  • riesame/i di una situazione / decisione non revisionabile

VAR: che succede quando VAR, AVAR o operatore video sono impossibilitati a svolgere il proprio compito

La Regola 6 – Gli altri ufficiali di gara prescrive: “Il regolamento della competizione deve stabilire chiaramente chi sostituisce un ufficiale di gara che è impossibilitato ad iniziare o proseguire la gara e tutti i conseguenti cambi”. Nelle gare che utilizzano i VAR, ciò si applica anche agli operatori video. Poiché sono necessari addestramento e qualifiche speciali per essere un ufficiale di gara al video / operatore video, i seguenti principi devono essere inclusi nel regolamento della competizione:

  • Un VAR, AVAR o un operatore video che non è in grado di iniziare o continuare può essere sostituito solo da qualcuno qualificato per quel ruolo
  • Se non è possibile trovare un sostituto qualificato per il VAR o l’operatore video*, la gara deve essere iniziata / proseguire senza l’uso di VAR
  • Se non è possibile trovare un sostituto qualificato per l’AVAR*, la gara deve essere iniziata / proseguire senza l’uso di VAR a meno che, in circostanze eccezionali, entrambe le squadre concordino per iscritto che la gara può essere iniziata / proseguire solo con il VAR e l’operatore video
  • *Questo non si applica se è presente più di un AVAR / operatore video.

Quando interviene il VAR: cosa dice il regolamento e il protocollo aggiornato Fonte: Ansa

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