Cristiano Ronaldo lo pratica da tempo e lo ha ribadito pochi giorni fa con un post. L’allenatore del Torino, Davide Nicola ne aveva parlato subito dopo il derby. Insomma, tutti pazzi per il kaizen. Una nuova metodologia di allenamento di corpo e mente che sta prendendo piede nel mondo dello sport e che ciclicamente torna alla ribalta quando un personaggio, appunto del calibro di CR7 ne rivela il ricorso per la sua attività.
Ronaldo e il Kaizen, mens sana in corpore sano
“Free, your mind” che tradotto significa “Libera la tua mente”. E’ questo il contenuto del post di Cristiano Ronaldo che ha trovato il tempo tra gli allenamenti in vista di Atalanta-Juve gara chiave per la lotta Champions, il lancio della sua nuova linea di occhiali e i complimenti alla sua bella Georgina prossima allo sbarco su Netflix, di ricordare ai suoi milioni e milioni di fan sui social del suoi ricorso alla filosofia kaizen, nelle storie del suo profilo Instagram postando una sua foto con vicino proprio proprio la scritta “Kaizen”.
Nicola: “Il Toro ha bisogno del metodo kaizen”
Una settimana fa era stato l’allenatore del Torino, Davide Nicola, a citare il kaizen alla vigilia della partita, poi vinta dai granata, in trasferta contro l’Udinese: “Ho chiesto ai ragazzi di utilizzare una sorta di metodologia Kaizen, in cui il miglioramento è il vero obiettivo per focalizzare l’attenzione sul miglioramento continuo; se non c’è dedizione non c’è miglioramento”.
Cosa è il kaizen
Kaizen è una crasi di due termini giapponesi, KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore), e significa cambiare in meglio, miglioramento continuo. Kaizen è più un processo interno che accade nella cultura e nella mente. L’obiettivo è realizzare il proprio potenziale, rompere lo status quo e in questo modo ottenere miglioramenti. Detto questo, un modo più preciso per definire Kaizen sarebbe come “auto-sviluppo continuo”.
Una sorta di lavoro giornaliero che la persona fa sul proprio corpo e sulla propria mente intesa a migliorare quei punti negativi trasformandoli in punti positivi ma solo in maniera graduale. La base del rinnovamento è nell’incoraggiare ogni persona ad apportare quotidinamente piccoli cambiamenti il cui effetto complessivo porta a una evoluzione.