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Silvia Salis, la campionessa e vicepresidente Coni aggredita da un tassista: "Finita la pacchia"

La vicepresidente del Coni ed ex campionessa olimpica è stata aggredita verbalmente da un tassista per aver chiesto di pagare con il bancomat la corsa. L'episodio è accaduto a genova

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

La risposta incassata è stata tale da provocare un’onda di indignazione, ancora percepibile tra i commenti. Silvia Salis, campionessa olimpica di lancio del martello e vicepresidente del Coni, si è sentita rispondere così da un tassista alla sua richiesta di poter pagare la corsa in taxi con il bancomat: “È finita la pacchia”.

Domenica scorsa, a Genova, alla fine del viaggio in taxi da casa all’aeroporto, ha provato a pagare la corsa con il bancomat come previsto e consentito dalle norme vigenti, ma la replica alla sua domanda è stata tale da condividere con il diniego da parte del tassista.

Silvia Salis, lo sfogo su Instagram contro il tassista

Lo sfogo della campionessa, moglie tra l’altro del regista Fausto Brizzi, su Instagram non ha risparmiato dettagli rilevanti ai fini della comprensione di quanto accaduto:

“Nel taxi vedo il Pos quindi chiedo di pagare con il bancomat, 32 euro, mi dice che no, che ora lui non è più obbligato, che è finita la pacchia della banche, che a lui servono contanti”. I modi del conducente dell’auto bianca, racconta Silvia Salis, si fanno poi anche aggressivi. “Di fronte alle mie obiezioni inizia a urlare con arroganza che ora, lui, può fare come vuole. Ora lui può fare, finalmente, come vuole. Italia 2022”.

Un’allusione, neanche troppo velata, alla polemica sui contanti e al tetto di cui si discute e che ha sollevato voci critiche contro il Governo Meloni.

Fonte: ANSA

Fausto Brizzi con Silvia Salis

Il tassista vuole solo contanti: la reazione di Silvia Salis

Nel capoluogo ligure sono attive due società che effettuano servizio taxi, Radiotaxi 5966 e Gexi, ed entrambe comprendono vetture predisposte al pagamento con carte di credito e bancomat nonché di sistemi di prenotazione e pagamento via app.

Naturalmente, complice il momento critico su un tema divenuto politico, l’episodio capitato a Silvia Salis, personale, veicolato dai social è diventato virale sollevando reazioni assai nette sia da parte dei sostenitori della categoria sia di quanti convengono sull’opportunità di evitare contanti per alimentare un’economia sommersa.

Fonte: ANSA

Silvia Salis con la divisa azzurra dell’Italia

La polemica sul tetto dei 60 euro di soglia

L’ipotesi di innalzamento a 60 euro della soglia oltre la quale gli esercenti possono essere sanzionati, se rifiutano di utilizzare il pos, ha avuto non pochi effetti e non solo sui taxi, nell’occhio del ciclone anche per questi episodi imputabili a singoli tassisti, ma troppo spesso confermati.

Chi è Silvia Salis: atleta e vicepresidente CONI

Silvia Salis, la protagonista di questo sgradevole episodio che ha condiviso con i suoi followers, è nata a Genova il 17 settembre 1985 e ha iniziato a fare i primi passi nello sport e poi nell’atletica giovanissima.

Ex martellista, ha vinto ben 10 titoli italiani di specialità tra invernali e assoluti, ma è con la maglia azzurra che ottiene popolarità e riconoscibilità, tra il pubblico complici gli Europei di Goteborg nel 2006.

A due anni di distanza, Silvia Salis raccoglie i primi, importanti risultati oltre i 70 metri, ma non riesce a confermare i presupposti alla partenza, raccogliendo una delusione parziale alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Forse il punto più altro della sua carriera è l’oro ai Giochi del Mediterraneo, nel 2009 che la vedono sovrastare le rivali senza smentita. Anche a Londra 2012, la campionessa non trova quell’alchimia giusta e rimane fuori anche dalla fase finale, con una certa delusione per quel che riguarda i Giochi.

Rimangono i successi, comunque che la rendono la seconda migliore atleta italiana nel martello: in carriera ha vinto 22 titoli italiani.

Atleta Fiamme Azzurre, da settembre 2013 ha deciso di trasferirsi a Roma per allenarsi stabilmente sotto la guida di Gino Brichese dal quale era già seguita durante i raduni federali. È laureata in Scienze Politiche e, dal 2020, è sposata con il regista Fausto Brizzi.

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