La Coppa del Mondo di calcio femminile 2023 è ormai alle porte. Scopriamo le undici stelle più attese della rassegna iridata che si disputerà dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e in Nuova Zelanda e che vedrà impegnata anche l’Italia di Milena Bertolini, inserita nel gruppo D con Sudafrica, Svezia e Argentina, prima avversaria delle azzurre lunedì 24 luglio alle ore 8.00 italiane.
Squadra da battere, le campionesse del Mondo in carica degli Stati Uniti d’America hanno nell’iconica attaccante Alex Morgan la propria stella. Vera e propria goleador e leader del gruppo, ha già alzato due volte la Coppa del Mondo da protagonista su tre partecipazioni. Fari puntati anche su Megan Rapinoe, al suo Canto del Cigno dopo l'annuncio di lasciare il calcio al termine della stagione in corso.
Altra nazionale fortemente indiziata alla vittoria finale, l’Inghilterra campione d’Europa in carica ha in Keira Walsh il proprio faro. La centrocampista dei record è la calciatrice più pagata della storia del calcio femminile e per capirne il perché basta ammirarla per pochi minuti. Personalità, visione e presenza costante in mezzo al campo, unite a una tecnica sopraffina. Menzione d’onore anche per Mary Earps, miglior portiere FIFA dello scorso anno.
Il Brasile è sempre il Brasile, così come Marta Vieira da Silva, nonostante i 37 anni, resta sempre Marta. La leggenda verdeoro sarà al suo sesto Mondiale, una storia lunga vent’anni, che l’ha portata a infrangere ogni record, anche del calcio maschile, sul numero di gol segnati in Coppa del Mondo. Diciassette le marcature e il primato pare destinato ad aggiornarsi.
La Spagna si affida alla detentrice degli ultimi due Palloni d’Oro, Alexia Putellas. Stella indiscussa della selezione, avrà certamente i fari puntati addosso, vista anche la lunga assenza dal giro della nazionale per infortunio, che potrebbe anche metterne a repentaglio la titolarità. Centrocampista o attaccante, la ventinovenne che gioca nel Barcellona ha ancora tanti lampi, carisma e reti da regalare.
Le giocatrici teutoniche hanno nell’ex Pallone d’Oro 2010, Alexandra Popp, il loro punti di riferimento e capitano. Nel suo ricco palmares, che l’ha vista conquistare anche un oro olimpico e due edizioni della Women’s Champions League, manca il Mondiale… a 32 anni e con le sue qualità, non è certamente un’utopia pensare in grande.
A fine febbraio aveva annunciato il ritiro, non ha saputo resistere al richiamo del Mondiale. Wendie Renard è la stella più lucente, nonché la capitana di un undici transalpino forte fisicamente e ricco di talento. Difensore con il vizio del gol (e che vizio, visti i suoi 33 centri in 137 presenze con la Nazionale), sostiene un’ottima tecnica con un fisico invidiabile e un ottimo senso della posizione. Non poteva mancare.
Ha vinto di tutto, tra cui due edizioni della Women’s Champions League e il Pallone d’Oro under 20 nel 2014. Ora, a 28 anni, alla sua seconda Coppa del Mondo, l’eclettica attaccante del Barcellona campione d’Europa in carica è pronta a dire la sua anche in Oceania.
Capitana della selezione ospitante e punta di diamante del Chelsea, Sam Kerr è tra le stelle più attese, nonché un’istituzione e un attaccante senza pari, capace di prendersi il titolo di migliore marcatrice di sempre nella Nazionale femminile (le Matildas), ma anche di quella maschile (i Socceroos). Ovunque abbia giocato ha sempre segnato una quantità infinita di reti, prendendosi per ben tre volte e in tre campionati diversi (australiano, americano e inglese) il titolo di miglior calciatrice del torneo.
Altra Nazionale, altro pilastro, altra due volte vincitrice della Champions League con il Barcellona. Parliamo di Graham Hansen, capitano e talento riconosciuto a livello mondiale, costantemente inserita tra le candidate per i maggiori riconoscimenti firmati UEFA e FIFA. Dalla sua fascia di competenza è in grado di accentrarsi per segnare, ma anche di pescare le compagne con passaggi al bacio, specialità della casa.
Vera e propria icona del calcio canadese (e non solo), la Sinclair detiene il maggior numero di presenze, reti e assist della nazionale nordamericana. Come per Marta, anche per lei questo sarà il sesto mondiale. A 40 anni compiuti lo scorso 12 giugno, la sette volte calciatrice canadese dell’anno non ha perso lo smalto della grandissima punta e vuole provare a impreziosire con la coppa più importante, il suo ricchissimo palmares.
Orfane di Sara Gama, tra le azzurre, il ruolo di protagonista se lo prende la Girelli, che vivrà la spedizione mondiale con la fascia da capitana al braccio e la consapevolezza di dover vestire ancora una volta, come accaduto nelle precedenti 103 occasioni in cui è scesa in campo con la nazionale, i panni del terminale offensivo di riferimento per i colori azzurri. L'augurio, ovviamente, è che a brillare siano tutte le azzurre...
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