Pur non potendo festeggiare e organizzare eventi come in passato, anche alle Olimpiadi di Tokyo non mancherà Casa Italia.
Come nelle scorse edizioni dei Giochi, i media e gli atleti italiani potranno contare su un fondamentale punto d’appoggio e luogo di ritrovo in cui la speranza, come sottolineato dal presidente del CONI Giovanni Malagò, è quella di poter celebrare con le dovute precauzioni molti medaglie azzurre.
“Saranno due settimane complicate, difficili, ma mi sento di dire anche belle. Spero che ognuno di noi possa ricordarle e dire ‘io c’ero’” ha dichiarato il dirigente sessantaduenne in occasione del soft opening.
“Credo che, pensando alle restrizioni che tutti dobbiamo rispettare, avere Casa Italia sia un valore aggiunto” ha sottolineato Malagò prima di tributare i dovuti onori al lavoro di Diego Nepi (Marketing and Business Development Director del CONI) e alle aziende italiane che hanno sostenuto il progetto.
“Non conoscevo Casa Italia, l’avevo vista molto tempo fa per un’Assemblea, ma non così personalizzata. Diego Nepi qui è il vero padrone di casa e ancora una volta aver dato fiducia a Diego e alla sua squadra sia stata una scelta vincente. Noi abbiamo dato il nostro tocco e stile italiano.
Se siamo così volenterosi e desiderosi è dovuto al fatto che abbiamo precisi accordi e contratti con questa formidabile lista di aziende che hanno dato fiducia al Comitato Olimpico Italiano e a Italia Team da molto tempo e fortunatamente lo continuano a dare per altri anni”.
Il presidente del CONI ha poi ribadito come, date le circostanze e le restrizioni vigenti, Casa Italia non sarà animata come al solito.
“Non ci potranno essere quelle situazioni che conoscete, si è fatto il massimo per consentire di fare una attività Corporate fondamentale e sviluppare al massimo i rapporti con le Nazioni, anche in considerazione di Milano-Cortina. Buon lavoro a tutti, viva Casa Italia, evviva il Coni, evviva lo sport italiano” ha concluso entusiasta Malagò.