Totò Schillaci è stato l’attaccante delle Notti Magiche di Italia ’90. Un giocatore talmente strasbordante che c’è chi riduce la carriera calcistica, e il talento, a una parentesi, a una mera stagione legata indissolubilmnete ai Mondiali. Un racconto bello, magnifico come può essere quell’estate italiana che combinò l’organizzazione della massima competizione a una Nazionale indimenticata per tanti tifosi.
La carriera di Totò Schillaci
L’Italia che si rispecchiò negli occhi sgranati e increduli di Totò Schillaci, morto alle 9.55 nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo per un cancro al colon, e che avrebbe compiuto 60 anni il primo dicembre. L’uomo e il calciatore rimarranno indelebili, come quelle reti impossibili che mise a segno durante settimane incredibili.
Il suo senso del gol esplose a Messina, tanto che poi andò a Torino, alla Juventus per poi lasciare la società per l’Inter. Due stagioni tomentate e infine l’avvenuta giapponese. Ma Schillaci rimane il capocannoniere dei Mondiali di Italia ’90.
I gol di Italia ’90
I suoi gol a Italia ’90 sono ormai leggendari, epici: sei gol magnifici, alcuni più di altri. Il primo gol contro l’Austria, di testa su assist di Vialli; il secondo contro la Cecoslovacchia, ancora di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
La terza rete è contro l’Uruguay, poi va in gol con l’Irlanda e contro l’Argentina nella semifinale persa ai rigori. Il sesto e ultimo gol è un calcio dal dischetto nella sfida per il terzo posto contro l’Inghilterra.
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