Marko Podrascanin da anni è uno dei centrali più solidi della Superlega. Il giocatore di Trento, da 16 anni in Italia, ha parlato del momento del suo club e del campionato, aperto e avvincente eccezione fatta per Perugia, ancora imbattuta.
Non è mancata anche una riflessione sui suoi inizi in Italia: “Ero un ragazzo, sono diventato un uomo con la sua famiglia. Da quel primo anno a Corigliano dove ero andato in prestito… Ma per me era importante giocare il più possibile. Anche quella è stata una bella esperienza, anche se c’era stato qualche problema. Sono stato una persona fortunata: sono sempre riuscito a restare con squadre al top, prima la Lube dove abbiamo vinto tanto, poi a Perugia dove abbiamo portato i primi trofei di quella città e adesso a Trento”.
E su Trento: “Come ho sempre detto perdere due finali di Champions e due finali del Mondiale per Club non mi ha fatto piacere. Adesso ho degli stimoli in più per conquistare qualcosa. Io sono venuto qui per vincere i trofei non per perdere le finali… Ogni hanno abbiamo fatto dei miglioramenti. Il campionato per il momento non sta dimostrando che siamo vicino a Perugia, noi abbiamo già perso 7 partite, mentre loro ancora nessuna, ma negli scontri diretti come in Supercoppa o al Mondiale in Brasile siamo stati molto più vicini a loro. Questo mi fa ben sperare per il resto della stagione. Io credo molto nella nostra squadra, nel nostro staff che possa fare un grande risultato da qui alla fine dell’anno. Abbiamo la forza per farlo”.
Infine su Perugia;: “Ma se guardo alla mia esperienza dico che è ancora tutto aperto. Io credo davvero che siamo forse l’unica squadra che quest’anno in Italia può cercare di rubare un qualche trofeo a Perugia. Magari non adesso perché veniamo da un periodo complicato e dopo tante partite, ma più avanti ce la possiamo fare”.