I bilanci si fanno alla fine, ma i bilanci per ora dicono che l’Italia, tanto in campo maschile quanto in quello femminile, resta la squadra da battere. Se dopo 24 partite tra uomini e donne soltanto due ne sono andate per il verso storte (entrambe disputate dai maschietti, ko. con Francia e Brasile), allora vuol dire che la VNL 2025 in qualche modo dovrà colorarsi di azzurro. E le prime a voler raggiungere l’obiettivo sono le ragazze di Julio Velasco, già a volate a Lodz dove mercoledì affronteranno gli Stati Uniti nel quarto di finale del tabellone a eliminazione diretta.
- Subito l'ennesima sfida con gli USA: Velasco ha portato le big
- L'ostacolo Polonia in semifinale può essere un fattore
- Universiadi a tinte azzurre: Malual e Omoruyi sono in finale
- I maschi a fine mese sfidano subito l'ostica Cuba
Subito l’ennesima sfida con gli USA: Velasco ha portato le big
Perché da adesso in poi non c’è più margine alcuno d’errore: 8 squadre rimaste, sfide tutte da dentro o fuori e chi vincerà tre partite potrà portare a casa l’edizione 2025 della competizione che apre la stagione delle nazionali. L’Italia non l’aveva mai vinta fino a un anno fa: dal 2 giugno 2024 in gare ufficiali le azzurre di Velasco non conoscono sconfitta (26 vittorie consecutive) e ne serviranno altre 3 di partite da chiudere imbattute per mettere nuovamente le mani sul trofeo.
Contro gli USA c’è già un precedente stagione, seppur vecchio quasi due mesi: all’esordio nella week 1, il 3-0 rifilato alle statunitensi nel primo remake dalla finale olimpica di Parigi 2024 fu abbastanza netto. Occhio però nelle valutazioni: gli Stati Uniti quest’anno alla VNL hanno portato una squadra molto sperimentale, o meglio futuribile in vista di LA28, e dunque il pronostico anche nei quarti non potrà che pendere dalla parte delle italiane.
Anche perché Velasco ha chiamato tutte le titolari per la fase finale: il potenziale sestetto titolare comprende Orro, Egonu, Danesi, Fahr, Sylla, Degradi e De Gennaro, con il consueto doppio cambio Cambi-Antropova e alternative come Nervini, Nwakalor e Fersino, più le giovani Giovannini e Gray.
L’ostacolo Polonia in semifinale può essere un fattore
L’Italia debutterà per prima a Lodz, nell’imponente Atlas Arena (quasi 14.000 posti) che un paio di mesi fa ha fatto da sfondo al trionfo in Champions League di Perugia. La vincente della sfida con le statunitensi (mercoledì, ore 16,30) affronterà sabato alle 16 la vincente del quarto tra Polonia e Cina, con le polacche logicamente favorite dal fatto di giocare davanti al pubblico amico (e da queste parti solitamente si fa sentire…).
Nell’altra parte del tabellone di scena Giappone-Turchia e Brasile-Germania, tutte desiderose di provare a buttar giù dalla torre un’Italia che sin qui ha dimostrato di non aver accusato la benché minima flessione, al netto di un po’ di turnover e delle assenze di alcune delle giocatrici che non hanno risposto alla chiamata di Velasco, anteponendo il riposo (e le vacanze) alla maglia azzurra.
Universiadi a tinte azzurre: Malual e Omoruyi sono in finale
Nell’attesa di vedere quel che faranno Egonu e compagne, le ragazze impegnate alle Universiadi di Berlino hanno centrato la finalissima, superando per 3-0 le padrone di casa della Germania. A trascinare le ragazze di Carlo Parisi c’hanno pensato Malual e Omoruyi, guarda a caso due degli elementi ruotati da Velasco nel corso delle prime gare di VNL (titolari anche Eze e Sartori).
Le azzurre si presenteranno alla finalissima contro una tra Brasile e Giappone forti di un ruolino di marcia impeccabile, fatto di 5 vittorie di fila, tutte per 3-0. Domani toccherà ai maschietti, allenati da Vincenzo Fanizza, centrare la finale: dopo 4 successi tondi (anche loro tutti per 3-0), l’ultimo dei quali contro la Repubblica Ceca (13 punti a testa per Sani e Guzzo, 5 per Boninanfte), c’è l’ostacolo Brasile per provare a emulare quanto fatto dalle ragazze.
I maschi a fine mese sfidano subito l’ostica Cuba
A fine mese poi toccherà anche agli uomini andare a caccia di una VNL che manca nella bacheca della nazionale maschile (dal 2018 in qua, anno di fondazione sulle ceneri della vecchia World League, l’Italia non è neppure mai salita sul podio).
Il secondo posto ottenuto alle spalle del Brasile nella fase eliminatoria intercontinentale consentirà agli azzurri di evitare proprio i verdeoro, anche se il quarto di finale contro Cuba (rivelazione di questa annata) di mercoledì 30 luglio alle 9 italiane non è privo di preoccupazioni. Così come un certo peso lo dovrà avere il fatto che le uniche due sconfitte subite dall’Italia di De Giorgi siano arrivate proprio con Brasile e Francia, cioè le due formazioni più prossime in classifica (la Francia ha chiuso terza, un punto appena alle spalle di Giannelli e compagni).
Proprio la Francia, che se la vedrà con la Slovenia, potrebbe rappresentare lo scoglio in semifinale (sabato 2 agosto alle 13). Dall’altra parte del tabellone il Brasile sfida la Cina (ripescata nel tabellone principale poiché paese ospitante), mentre il Giappone se la vedrà con la Polonia.