Zlatan Ibrahimovic trova sempre il modo di far parlare di sé. Lo svedese è diventato una figura decisamente “sfumata” nel Milan che sta prendendo forma in questa estate, con l’arrivo di Igli Tare che sembra aver messo da parte l’ex attaccante e averne sminuito il suo impatto in società.
Il tatuaggio rimosso
Zlatan Ibrahimovic fa sempre parlare di sé ed è sempre protagonista anche se non con il suo ruolo nel Milan. Oggi lo svedese è balzato all’onore delle cronache per un episodio che con il calcio ha ben poco a che vedere. Zlatan infatti ha deciso di farsi rimuovere uno dei suoi più tatuaggi più iconici quello con la scritta “Only God can judge me” (“Solo Dio mi può giudicare”). La scritta compariva sul fianco sinistro dell’ex attaccante e la rimozione, come hanno mostrato le immagini che lo stesso svedese ha postato sui social, è stata piuttosto dolorosa con Ibra che ha provato a sfogare il dolore stringendo una pallina da tennis.
La chiamata con Speed
Ma il video della rimozione del tatuaggio con tanto di smorfie di dolore, non è stata l’unica apparizione social del campione che in Italia ha vestito le maglie di Milan, Juventus e Inter. Zlatan infatti è stato protagonista “indiretto” anche di uno streaming di Speed. Lo youtuber americano, che aveva anche registrato un contenuto piuttosto controverso con lo svedese qualche mese fa, era in compagnia di un’altra conoscenza del calcio italiano, Paul Pogba, quando è arrivata la chiamata di Ibrahimovic: “Ti ho mandato un video su Instagram e non l’hai nemmeno aperto – gli dice un po’ indispettito Ibra – si vede che sei diventato arrogante”. Mentre Speed prova a giustificarsi con un po’ di difficoltà.
L’arrivo di Tare: cosa fa ora Ibrahimovic al Milan
Solo un anno fa sembrava iniziato un nuovo corso in casa Milan, anche grazie all’arrivo tra i vertici del club di Ibrahimovic. L’ex attaccante in realtà non ha avuto una posizione al Milan, ma alla RedBird di Gerry Cardinale. Nella scorsa finestra di mercato estiva, Zlatan sembra aver avuto un ruolo centrale nelle scelte forse anche in quella non molto fortunata di Paulo Fonseca. Ora, e a maggior ragione con l’arrivo di Igli Tare, la sua posizione sembra essere meno rivelante e soprattutto meno definita. Nel corso degli ultimi mesi la sua presenza a Milanello si è fatta sempre più rara e i suoi compiti all’interno rossonero si sono fatti sempre più sfumati. E i tifosi che avevano accolto la sua nomina con entusiasmo, da tempo dimostrano una certa insofferenza nei suoi confronti.