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VNL, con la Thailandia si esaltano anche le seconde linee: Egonu indica la via, Malual, Eze e Nwakalor completano il 3-0

La Thailandia, che 24 ore prima aveva spaventato il Giappone, si dimostra poca cosa: Velasco fa turnover, ma il 3-0 arriva senza patemi. Domani sfida per il primato col Giappone

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Che sarebbe stato l’impegno più “soft” non era un mistero, ma tra il dire e il fare di in mezzo ci passa… il mare. Nulla però che possa spaventare l’Italia di Julio Velasco, che evidentemente oltre a possedere ottime doti pallavolistiche sa il fatto suo anche a livello… natatorio. Poche spicciole: 3-0 secco rifilato alla Thailandia, sesta vittoria su altrettanti incontri disputati, tanto turnover e tanti sorrisi. Col primo posto adesso veramente a portata di mano, aspettando domani di sfidare il Giappone per la “resa dei conti”. Nota bene: siamo ancora a metà della prima fase, quindi è tutto relativo. Ma tanti indizi fanno pur sempre una robusta prova.

Egonu ispirata, ma anche Malual si dimostra affidabile

La Thailandia, tanto per dire, 24 ore prima di cedere senza appello alle azzurre (25-19, 25-20, 25-18 i parziali) aveva fatto sudare e non poco le nipponiche, riuscite a spuntarla per 3-2 dopo essere andate sotto per 2 set a 0. Ma chi si aspettava una certa resistenza da parte delle thailandesi s’è dovuto ricredere: il gioco veloce e sbarazzino proposto dalle ragazze guidate da coach Radchatagriengkai (giuriamo su quel che volete che non è un codice fiscale, ma un cognome reale…) poco ha potuto contro la concretezza e la capacità delle azzurre di volgere sempre a loro favore le fasi chiavi della partita.

Velasco in avvio ha dato un turno di riposo a capitan Danesi, inserendo Linda Nwakalor accanto a Sarah Fahr al centro, confermato la banda con Omoruyi e Degradi e naturalmente impiegando senza indugio Cambi, Egonu e De Gennaro. Alla fine però il CT di La Plata ha voluto mischiare un po’ le carte: Paoletta ha firmato 13 punti (9 nel solo primo parziale) prima di lasciare il testimone a Malual, che ha firmato 10 punti totali, confermando di essere un valore aggiunto e una buonissima alternativa in posto 2.

Bene al solito Fahr (10 punti, di cui 7 realizzati in attacco) e molto efficace Nwakalor al servizio (due ace e 7 punti totali). Buon impatto dalla panchina di Gaia Giovannini (5 punti) e pure della palleggiatrice di riserva Chidera Eze, che ha saputo guidare le compagne nel set conclusivo.

Eze, occasione sfruttata. Domani supersfida col Giappone

L’Italia è partita forte nel primo parziale, trovando punti pesanti dalle mani di Egonu e piazzando la prima fuga sull’11-8, per poi trovare altri spunti con Degradi e Omoruyi. Quest’ultima ha poi lasciato spazio a Giovannini che con due attacchi ha chiuso il set, mentre nel secondo lo strappo l’ha dato Nwakalor, rintuzzando l’iniziale tentativo delle thailandesi di provare a scappare.

Velasco sperimenta tanti sestetti e la cosa manda in confusione le asiatiche, che perdono smalto nei momenti decisivi e soccombono senza troppe pretese. Nel terzo set il turnover è più massiccio: dentro Eze, Malual e Giovannini, ma il risultato non cambia, con la diagonale opposto-palleggiatrice che consegna all’Italia un comodo 3-0. Domani alle 14,30 col Giappone sarà più dura, ma nulla di cui avere paura.

Velasco soddisfatto. Eze e Mulual felici ed emozionante

Velasco ha apprezzato l’impegno e la capacità mostrata dalle sue ragazze nell’adattarsi al contesto della partita. “La Thailandia gioca in un modo poco abituale per le nostre ragazze. Che sono state brave al servizio e nell’adattarsi a una partita molto frenetica, facendo bene anche a muro. Eze e Malual hanno avuto un ottimo approccio e questo ha aiutato il nostro compito. Sono felice per loro: tutte, quando vengono chiamate in causa, stanno rispondendo presente.

Chi è rimasto a casa l’ha fatto perché ha bisogno di lavorare in un certo modo (vedi Sylla e Orro), mentre Antropova deve convivere con un fastidio al tendine e questo era il momento giusto per fermarsi. Domani col Giappone sarà tutta un’altra storia: hanno un gioco diverso dal nostro, seppur meno imprevedibile rispetto alla Thailandia. La Cina sarà un’avversaria più fisica, più “europea”, e sarà un altro banco di prova”.

Felici Eze e Malual: “Non era facile contro questa Thailandia, che ha schemi molto diversi dalle nostre abitudini”, spiega Chidera. “Personalmente è stato emozionante avere questa opportunità, spero di poter restare a lungo in azzurro e di continuare a vivere questo bel momento personale”. Adhu, vice Egonu per un set e mezzo, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Siamo state ordinate e molto efficaci, approcciando ottimamente alla partita. Quando vengo chiamata in causa so di dover dare tanto e sono felice e orgogliosa di me quando questo avviene. Col Giappone ci attende una gara difficile, ma siamo abituate a giocare certe partite”.

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