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Alex Schwazer torna a tuonare: "E' stato tutto un complotto"

Il marciatore altoatesino non potrà tornare a gareggiare fino al 2024.

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Il marciatore azzurro Alex Schwazer è tornato a parlare della lunga squalifica per doping che lo ha costretto ad interrompere la sua carriera. Un provvedimento che l’atleta altoatesino ha sempre fortemente contestato: “Sono stato vittima di un complotto“.

Schwazer, un incubo lungo 10 anni: “Amareggiato per le tante gare perse”

A “Controcorrente” l’azzurro medaglia d’oro a Pechino 2008 nella 50 km si è sfogato duramente: “Sono molto amareggiato perché ho perso tantissimi anni senza fare tante gare e magari vincere tante gare, e questo non tornerà più indietro“. Dopo una prima positività alla vigilia di Londra 2012, Schwazer venne fermato nel 2016, subito prima delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Dopo una lunga trafila, il tribunale di Bolzano ha riconosciuto la sua innocenza su quanto avvenuto in Brasile, ma gli organi internazionali e la Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) hanno ignorato la sentenza e non hanno revocato la sua squalifica, che finirà solo nel 2024.

Schwazer: “Non è stato un errore, ma un complotto”

“Sono squalificato ancora per due anni – ha continuato l’azzurro -, e questo significa che non potrò ancora assumere nessun ruolo, né come atleta né come tecnico”. Secondo il tribunale di Bolzano, qualcuno avrebbe manomesso le provette dei campioni di urina di Schwazer, che risultò positivo e venne squalificato. “A Rio pensavo fosse un errore – ha spiegato Schwazer -, ma oggi sono convinto che non si è trattato di un errore. Io non penso di essere vittima di un complotto, io sono stato vittima di un complotto“.

Schwazer, la posizione della Wada

Lo scorso aprile la Wada (Agenzia Mondiale antidoping) aveva contestato la fondatezza della tesi della manipolazione avanzata dal Tribunale di Bolzano, ritenendola “implausibile”.

“Su richiesta della Wada, il Professor Martial Saugy, scienziato Antidoping dell’Università di Losanna, in Svizzera, ha esaminato lo scenario di manipolazione descritto nell’ordinanza del Giudice Pelino. La relazione del Professor Saugy, che è stata pubblicata in queste ultime ore, stabilisce come lo scenario di manipolazione prefigurato dal Giudice Pelino sia del tutto implausibile e che non vi sia alcuna prova analitica a conferma di esso”.

“La Wada ha sempre creduto che la teoria della manipolazione del Giudice non fosse sostenuta da fatti – aveva commentato il direttore generale dell’agenzia mondiale antidoping, Olivier Niggli -. I risultati dello studio del Dna e il riesame delle prove da parte del Professor Saugy confermano la nostra posizione e confutano pienamente la teoria del Giudice Pelino, fondata su una serie di presupposti errati”.

Alex Schwazer torna a tuonare: "E' stato tutto un complotto" La parabola di Alex Schwazer Fonte: Getty Images

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