Per essere un campionissimo, il suo compleanno è passato quasi inosservato: Alex Zanardi, l’uomo dell’impossibile, ha compiuto 56 anni domenica 23 ottobre nella serenità e nel calore della sua casa a Noventa Padovana dopo aver vissuto giorni complicati, resi ancora più difficili da un principio di incendio nella sua villa.
Il campione bolognese continua ad affrontare ogni prova impartendo una lezione a chiunque azzardi, con ammirazione e stima, un avvicinamento a questa esistenza, a conoscerla un po’ di più. L’ultimo incidente in handbike è un capitolo relativamente recente, in una vita che non è uguale a nessun’altra, per forza e coraggio e anche voglia di godersela appieno.
- Zanardi: la morte di sua sorella e il primo, gravissimo incidente
- L'incidente in handbike di Zanardi
- Il rientro a casa dopo l'incendio
Zanardi: la morte di sua sorella e il primo, gravissimo incidente
Da sempre appassionato di motori, Alex ha dovuto superare il trauma della morte della sorella Cristina in un incidente stradale nel 1979. Come pilota ha affrontato un terribile incidente, che gli è costata l’amputazione di entrambe le gambe. E l’ultima prova: l’impatto devastante, durante la staffetta in handbike di Obiettivo Tricolore, che lo ha condotto a sfiorare, ancora una volta, una sfida per la vita.
Era il 19 giugno 2020, quando l’handbike di Zanardi si scontra frontalmente sulla statale di San Quirico contro un camion che procedeva in direzione opposta: Alex è finito contro la pedaline, riportando gravi conseguenze a livello neurologico e combattendo da allora una battaglia che prosegue ancora oggi, tra operazioni chirurgiche e riabilitazione. Un’impresa per la vita che gli è riuscita, ma di cui porta i segni come ha specificato sua moglie Daniela (che gli è sempre stata accanto, in questo lungo iter).
Alex Zanardi
L’incidente in handbike di Zanardi
La strada per arrivare al pieno recupero si è rivelata tortuosa ed articolata: dopo le dimissioni da Siena e una breve pausa a Villa Beretta, specializzata nel recupero di pazienti gravemente toccati come Zanardi, le sue condizioni si aggravano e venne trasferito al San Raffele. Poi sono seguite altre operazioni e una lunga riabilitazione, il trasferimento a Vicenza e in un centro iperbarico assai noto, a Ravenna.
Due anni faticoso e importanti, per il campione paralimpico divenuto un simbolo dell’intero movimento e che ha emozionato e costruito con il suo esempio, con la fatica e la determinazione una pietra angolare su cui poggia questo sport.
Il rientro a casa dopo l’incendio
A casa, davvero, è rientrato circa un mese fa dopo l’ennesima assurda prova che lo ha costretto al ricovero: un incendio domestico, ad agosto 2022, che lo mette a dura prova e costringe i familiari a un ricovero imprevisto ma indispensabile.
Ora è nella sua dimora, circondato dalla moglie Daniela, il figlio Niccolò e le persone care che lo seguono in questo cammino verso un nuovo obiettivo. Oltre le 56 candeline.