Incredibile ma vero: non ci sono notizie fresche sulla America’s Cup. New Zealand ha fatto perdere le proprie tracce nelle ultime due settimane, rinviando l’annuncio di data e località della prossima edizione (ma non si sa quando avverrà la comunicazione) e trincerandosi dietro a un silenzio che non fa bene alla competizione sportiva più antica al mondo e che non è rispettoso nei confronti degli avversari.
In attesa di capire di più, Ben Ainslie ha presentato Ineos Britannia, il Challenger of Record che potrà godere del massiccio supporto di Mercedes.
Il sodalizio britannico sta scrivendo le regole della manifestazione insieme ai Kiwi, ai quali spetta il diritto di decidere dove e quando disputare le regate. Si parla di 2024, ma sarà davvero così? Tutto si potrebbe anticipare di un anno? O ci sarà addirittura uno slittamento? Le date sono cruciali per i vari partecipanti che devono stilare una tabella di marcia. Max Sirena, skipper di Luna Rossa, ha già espresso più volte la criticità di lavorare alla cieca e con tante incognite all’orizzonte, i progettisti sono già all’opera ma chiaramente non è la soluzione ottimale e si naviga a vista.
Quale sarà il paese di regata? Cork (Irlanda) sembra favorita, Jeddah (Arabia Saudita) ha messo sul tavolo una cifra consistente, Barcellona/Valencia (Spagna) sono la terza opzione ma attenzione alla possibilità di una comunque difficile permanenza ad Auckland (Nuova Zelanda).
Chi saranno i partecipanti? Luna Rossa ha ribadito più volte che sarà ai nastri di partenza, rivedremo anche un sodalizio statunitense. Gli svizzeri di Alinghi potrebbero tornare in gioco, magari con Red Bull alle spalle proprio per rispondere a Mercedes. Queste le indiscrezioni e il punto attuale della situazione, che potrebbe schiarirsi verso metà novembre.