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Chi è Antonio Esposito, il judoka napoletano protagonista alle Olimpiadi di Parigi

L'Italia fa il tifo per Antonio Esposito: il judoka campano affronterà il forte giapponese Takanori Nagase in semifinale. Due le chance per salire sul podio

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

L’Italia fa il tifo per Antonio Esposito. Il judoka partenopeo sta incantando sul tatami dell’Arena Champ de Mars, dove è approdato in semifinale: sulla sua strada c’è, ora, il forte giapponese Takanori Nagase.

Parigi 2024, l’exploit di Antonio Esposito fa sognare gli italiani

Uno dopo l’altro Esposito ha battuto tutti gli avversari incontrati nella categoria -81 kg fino a raggiungere la semifinale. Un debutto così ai Giochi neppure nel più lieto dei sogni. Il percorso olimpico del judoka campano, non inserito tra le teste di serie, è iniziato in mattinata con la netta vittoria ai danni dell’avversario del Benin Valentin Hounato. Agli ottavi il livello si è alzato, ma nonostante ciò Antonio è riuscito a prevalere contro il brasiliano Guilherme Schimidt, numero 4 al mondo. Più combattuto il match dei quarti con il canadese Francois Gauthier Drapeu. Ora la semifinale contro il campione olimpico in carica giapponese Nagase Takanori. Dopo tre giornate deludenti per il judo italiano, Esposito ha due chance per salire sul podio. Dovesse essere sconfitto, infatti, contenderebbe la medaglia di bronzo nello spareggio contro il vincente della sfida di ripescaggio tra Sharofiddin Boltaboev e Somon Makhmadbekov.

Antonio Esposito e il tatami, un affare di famiglia

A 29 anni ha realizzato il sogno di partecipare per la prima volta alle Olimpiadi. Antonio, che è nato sul tatami, ha il judo nel dna. Il papà Giuseppe, così come i fratelli più piccoli Giovanni, vicecampione d’Europa, e Davide, campione d’Italia juniores, praticano questa disciplina che nel capoluogo campano è stata esaltata dalla famiglia Maddaloni. Da Scampia, dove oggi si piange per la tragedia che ha colpito la Vela celeste, a Melito il passo è breve: anche Esposito è un figlio della periferia Nord di Napoli. L’atleta delle Fiamme Azzurre si è formato nella palestra Nippon dei maestri Parlati, nel quartiere di Ponticelli. Ed è lì, tra i palazzoni di cemento che quasi offuscano la vista del Vesuvio, che è riuscito a staccare l’agognato pass per la rassegna a cinque cerchi.

Il record di Esposito centrato a soli 18 anni e la carriera

Esposito ha ben presto messo in mostra tutto il suo talento, tanto da diventare il primo judoka italiano a vincere una medaglia d’oro al Campionato del Mondo Juniores. Era il 2013 e Antonio aveva soltanto 18 anni: grazie a quello storico trionfo per lui si spalancarono le porte della Nazionale maggiore. L’anno successivo un altro successo prestigioso: l’oro agli Europei Under 23. Determinato, generoso, sempre sul pezzo, ma purtroppo vittima di qualche infortunio di troppo: così tra i senior si è dovuto ‘accontentare’ di un bronzo vinto agli Europei del 2018 a Tel Aviv.

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