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Olimpiadi scherma, Macchi: l’arbitro dello scandalo in finale è lo stesso che ha eliminato Errigo

Incredibile coincidenza nelle sconfitte di Errigo e Macchi nella scherma, arrivate entrambe quando al video era presente lo stesso arbitro, il sudcoreano Suh Sang Won. E l'ipotesi malafede prende sempre più piede

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Matteo Morace

Matteo Morace

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La multimedialità quale approccio personale e professionale. Ama raccontare lo sport focalizzando ogni attenzione sul tempo reale: la verità della dirette non sono opinioni ma fatti

Questi primi giorni di Olimpiadi per i colori italiani sono stati contraddistinti dalle incredibili medaglie d’oro nel nuoto ottenuto da Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon, e, soprattutto, dalle accesissime polemiche nella boxe, nel judo e nella scherma, con la medaglia d’oro nel fioretto negata a Filippo Macchi lunedì 29 luglio come ultima – e più pesante – decisione contro i colori azzurri.

Ad aumentare le polemiche e a far pendere l’ago della bilancia verso la malafede più che verso l’errore umano è anche il fatto che l’arbitro video che ha negato l’oro a Macchi era lo stesso presente nell’eliminazione di Arianna Errigo, anch’essa arrivata dopo una chiamata sbagliata.

Macchi ed Errigo, due eliminazioni per mano dello stesso arbitro

Ad aumentare le polemiche e a far pensare che dietro il mancato oro di Filippo Macchi si celi la malafede è una brutta coincidenza con l’eliminazione ai quarti di finale di Arianna Errigo, e non parliamo del risultato – quel maledetto 15-14 -, ma dell’arbitro video che in entrambi i casi ha decretato in negativo le sorti dell’incontro, il sudcoreano Suh Sang Won, presente nei due incontri.

Il caso Errigo

Dopo una brutta partenza, che l’aveva portata a trovarsi sotto 8-2, Errigo si era resa protagonista di un’incredibile rimonta fino al 14-14 su Lauren Scruggs. All’ultima stoccata entrambe le atlete hanno festeggiato convinte di essersi aggiudicate l’incontro, con l’arbitro che, dopo qualche istante di consultazione, ha poi assegnato – sbagliando – la vittoria alla statunitense, scatenando le polemiche di un’escandescente Arianna.

L’oro negato a Macchi

Errare è umano, perseverare no, e il fatto che lo stesso arbitro Suh Sang Won sia stato complice, anzi, protagonista anche della sconfitta in finale di Macchi, il cui unico “sbaglio” col senno di poi è stato quello di non chiudere prima l’incontro e farsi recuperare sul 14-14 – punteggio che i nostri schermidori rischiano di sognare di notte in forma di incubo – e a far decidere le sorti della sfida alla stoccata decisiva, che sarebbe stato del nostro Filippo se solo – e si continua a non capire come sia possibile – gli arbitri non avessero deciso di attribuire la vittoria allo schermidore di Hong Kong, Cheung Ka Long, dopo due clamorose “non decisioni”. Beffa che non è affatto andata giù alla FIS e al CONI, che hanno presentato una protesta formale al CIO.

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