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Scandalo Macchi, la Federazione Scherma fa ricorso al CIO: errore tecnico nella finale del fioretto

Olimpiadi, protesta ufficiale della FIS dopo il caso della finale di fioretto decisa dai giudici di Taiwan e Corea del Sud: anche Malagò furioso per l'accaduto, scatta il reclamo.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Lo scandalo Macchi finisce sulla scrivania del CIO. La Federazione Italiana Scherma ha preannunciato l’invio di una protesta formale per quello che è considerato un errore tecnico nella finale del fioretto maschile, vinta dal portacolori di Hong Kong, Cheung Ka Long, a danno di Filippo Macchi. Una finale decisa al Var dopo due clamorose precedenti “non decisioni” quando invece sembrava chiaro a tutti che la priorità di attacco, su altrettante stoccate controverse, fosse appannaggio dello schermidore italiano. Servirà a qualcosa, questo ricorso? Probabilmente no. Ma almeno la FIS e il Coni iniziano a fare un po’ di “ammuina”, provando a battere i pugni sul tavolo, sulla scia di altre federazioni come judo o boxe.

Scandalo fioretto, la protesta della FederScherma

Come si legge sul sito della Federazione Italiana Scherma, molto presto la stessa FIS “inoltrerà una protesta formale alla FIE e al CIO per l’arbitraggio ritenuto inaccettabile della finale olimpica tra Macchi e Cheung Ka Long“. Riportate anche le parole del presidente federale Paolo Azzi, che ha assistito alle gare al Gran Palais insieme al presidente del Coni Giovanni Malagò: “Mai visto nulla di simile”, il commento di Azzi. “È Filippo Macchi il vero vincitore e gli è stato negato un oro che meritava. Il sorteggio degli arbitri è un problema ma il livello arbitrale è stato al di sotto della grande finale che abbiamo visto”.

Macchi scippato dell’oro, le parole di Malagò

Queste invece le parole di Giovanni Malagò: “Ci sono sport con il centimetro o con il cronometro mentre altri dove è indispensabile avere gli arbitri. Vanno rispettati però abbiamo fatto una protesta ufficiale. Ho parlato con il segretario della FIE ma il problema è che c’è un errore di fondo. I due giudici venivano da Taipei e dalla Corea in una finale tra Italia e Hong Kong. Ci hanno detto che sono stati estratti a sorte e a maggior ragione dopo il primo andava cambiato il secondo presidente di giuria. In nessuno spot c’è un arbitro ‘confinante’ con un atleta. Ho parlato con il presidente della FIS Paolo Azzi, siamo stanchi”.

Il CT Cerioni e la standing ovation per Filippo

Intanto il CT Stefano Cerioni è diventato uno degli eroi del web, dopo lo sfogo a muso duro contro gli arbitri e la standing ovation richiesta per Macchi al termine del match. “Mai visto nulla del genere da tecnico o da atleta. Filippo è il vincitore morale. Le prime due astensioni erano attacco nostro, è grave per il ragazzo che fa di tutto per arrivare a un’Olimpiade. Mi fa male il cuore per lui e per me. Avevamo preparato tutto benissimo e per l’intera giornata Filippo ha tirato meravigliosamente, aveva messo le stoccate per vincere. Qui si assegnava l’oro, l’argento è una gran medaglia ma lui meritava di meglio. Non è giusto togliere quello che Filippo si era guadagnato. Il risultato rimarrà questo ma il Presidente federale farà una protesta ufficiale”.

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