“Ti sparo due volte alle gambe”. E’ solo una delle minacce che ha sentito il giocatore del Velez Leonardo Jara assieme ai suoi compagni dopo l’ennesima sconfitta della squadra del Sarsfield in casa contro l’Huracan, in quella che è stata l’ultima partita della carriera di Diego Godin.
- Ultrà argentini minacciano giocatori Velez
- Giocatori spaventati chiedono di lasciare il Velez
- I precedenti di violenza nel Velez
Ultrà argentini minacciano giocatori Velez
Prima che Jara scappasse in ‘auto, gli ultrà della barra brava che avevano fatto irruzione nelle strutture del complesso di allenamento del club per aspettare i calciatori del Velez dopo il ko lo hanno afferrato per la giacca e gli hanno chiesto di scendere dal suo veicolo. Ci sono stati spintoni e pugni a diversi giocatori oltre a minacce di morte.
Giocatori spaventati chiedono di lasciare il Velez
Gli ultrà se la sono presa soprattutto con Jara, Gómez e Castro. Secondo i media argentini la situazione si è fatta talmente tesa che alcuni giovani calciatori hanno chiesto di lasciare il club. Due dei più provati sono stati Gianluca Prestianni, uno dei gioielli della juniores che ha appena 17 anni, e Francisco Ortega, un altro dei ragazzi usciti dalla cantera del club.
I precedenti di violenza nel Velez
Già due mesi fa, 12 ultrà erano entrati al campo di allenamento inveendo contro la squadra e urlando: “A Vélez bisogna vincere e non pensare in quale locale andare a ballare“, per poi fuggire prima dell’arrivo delle autopattuglie. Nel mirino oltre ai giocatori anche Sergio Rapisarda, attuale presidente del Vélez. Il 13 giugno scorso, dopo la sconfitta per 1-0 contro l’Argentinos, l’immobile del top manager del club è stato vandalizzato.
Il Velez in classifica è in piena zona retrocessione con 27 punti, al quartultimo posto, ad appena due punti da Huracan e Colon, e a 4 punti dall’Arsenal Sarandi ultimo.