Il Papu torna a ballare. Alejandro Dario Gomez ha deciso di ripartire dalla Serie B, dal calcio italiano e dal Padova per rivedere le stelle dopo un periodo buio. Il periodo d’oro vissuto nel gotha pallonaro del Belpaese a Catania e Bergamo sembra un lontano ricordo. Il caso doping ha turbato la parabola di una carriera che poteva ancora regalare gioie ed emozioni al fantasista argentino.
Le origini del Papu in Argentina
Nato a Buenos Aires il 15 febbraio 1988, sogna di calcare i campi stellari del calcio mondiale prima per strada e poi nel settore giovanile dell’Arsenal Sarandì. L’escalation è rapida e sfodera il primo trasferimento costoso al San Lorenzo nel 2009 per 1,55 milioni di euro. Nel torneo di Clausura 31 gettoni con 6 gol e 3 assist. In patria il Papu Gomez comincia ad ingolosire le big argentine e tante compagini europee. Il più scaltro è il Presidente del Catania Antonio Pulvirenti che, su segnalazione dell’uomo mercato Pietro Lo Monaco, pesca Alejandro nel cuore del Sud America e lo porta nello stivale sborsando per l’acquisto la cifra di 2,5 milioni di euro.
Spettacolo all’ombra dell’Etna
Nel 2010-2011 la prima stagione all’ombra dell’Etna per Gomez si rivela più che soddisfacente con 4 reti e 5 assist in 34 apparizioni. Tatticamente ha sempre incarnato una enorme poliedricità fungendo con lodevoli risultati in termini di prestazioni da ala sinistra, esterno destro, trequartista e seconda punta a supporto di un bomber come ad esempio Maxi Lopez. Ancora meglio nell’annata successiva con 5 gol e 6 assist in 35 presenze. L’annata della consacrazione è quella 2012-2013. L’albiceleste disputa 39 partite siglando 9 marcature con 7 assist per i compagni tra Serie A e Coppa Italia per un totale 3278 minuti. All’improvviso sul fronte mercato spuntano gli ucraini del Metalist che si assicurano le prestazioni del Papu versando nelle casse siciliane 7 milioni. Prima del caos bellico, Gomez completa solo una stagione di esilio.
L’approdo a Bergamo e la lite con Gasperini
All’orizzonte infatti c’è l’Atalanta. La Serie A torna nei pensieri di Alejandro nell’estate del 2014 con la Dea che paga 4,47 milioni di euro. A Zingonia è subito amore con l’ambiente, con i compagni di squadra, con mister Gasperini e con i tifosi. A distanza di qualche anno, però, l’idillio con il tecnico ora alla Roma terminerà bruscamente. In sei stagioni e mezzo Gomez mette a referto 59 reti in 252 gare giocate. Diventa capitano dei bergamaschi, conquisa l’amore di un popolo intero, partecipa da protagonista alla scala della Dea ai vertici in Italia e in Europa sfiorando addirittura una finale di Champions League. Tutto stupendo, fino al fattaccio della furibonda lite negli spogliatoi durante l’intervallo di un match di coppa. Siamo nel 2021: si gioca Atalanta-Midtjylland. Il Gasp ordina al Papu di passare per un attimo sul versante destro, ma il calciatore dice candidamente di no. Apriti cielo. Nell’intervallo l’allenatore è un fiume in piena contro Gomez. A detta dell’argentino ci sarebbe stata anche una aggressione fisica da parte del tecnico. La separazione è inevitabile a quel punto con il sudamericano che si sposta in Spagna nella sessione invernale del mercato per 6,4 milioni approdando al Siviglia.
Il trionfo Mondiale e la tegola del doping
In terra iberica Gomez gioca con discreta continuità e si guadagna la convocazione da parte del Commissario Tecnico dell’Argentina Scaloni, a sua volta vecchia conoscenza del calcio italiano con le maglie di Lazio e appunto Atalanta, per il Mondiale in Qatar del 2022. Una stupenda avventura anche per il Papu culminata con il trionfo di Messi e compagni nella finale contro la Francia. Nel 2023 Alejandro decide di tornare in Italia per vestire la maglia del Monza. Neanche il tempo di cominciare l’avventura, solo qualche apparizione per lui in biancorosso, ed ecco la tegola più pesante della vita e della stessa carriera. Come un fulmine a ciel sereno arriva la squalifica per doping. Due anni di stop per aver assunto dosi di terbutalina contenute in uno sciroppo preso per combattere la tosse ai tempi del Siviglia. Niente calcio fino al 19 ottobre 2025 e multa di 9mila euro. Un colpo basso che Alejandro avverte ancora oggi. La luce in fondo al tunnel, però, è sempre più vicina. Il Padova lo ha contattato proponendogli una ghiotta chance per tornare sul rettangolo verde per regalare al pubblico quei lampi di classe che da sempre hanno contraddistinto le prestazioni del Papu.