- Palomino sospeso, l'Atalanta perde il suo mastino
- Palomino positivo al doping: i comunicati
- Senza Palomino, come cambia l'Atalanta
Palomino sospeso, l’Atalanta perde il suo mastino
Palomino milita nell’Atalanta da luglio 2017 e ha contratto con la Dea fino alla prossima stagione. In nerazzurro vanta 202 presenze – di cui 155 in Serie A – con 8 reti segnate. L’argentino è stato immediatamente sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping e sarà così costretto a un lungo stop. Una perdita importante per l’Atalanta, considerato che il 32enne argentino è uno degli uomini di fiducia della linea a 3 di difesa della formazione di Gian Piero Gasperini. Difensore aggressivo, veterano di mille battaglie, Palomino si è fatto apprezzare dalla tifoseria orobica per la grinta nei contrasti, specialità della casa dell’argentino.
Palomino positivo al doping: i comunicati
La sospensione per il difensore atalantino è arrivata nel pieno della preparazione alla stagione 2022/23. Così si legge dalla nota del Tribunale Nazionale Antidoping: “In accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Josè Luis Palomino (FIGC) per violazione degli artt. 2.1 e 2.2. Il controllo è stato disposto da Nado Italia“.
Questo invece il comunicato del Club: “Atalanta BC comunica che in data odierna è stata notificata, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, la sospensione cautelare dell’atleta Josè Luis Palomino. Il Club comunica che, in attesa di valutare i prossimi passaggi procedurali, la segnalazione della Procura Nazionale Antidoping riguarda la sostanza Clostebol Metabolita”.
Senza Palomino, come cambia l’Atalanta
Come detto, Gasperini dovrà trovare delle alternative per sostituire Palomino, anche se molto probabilmente il DS Gabriele Zamagna cercherà di garantire un nuovo rinforzo dal mercato alla retroguardia bergamasca. Ma non è da escludere che l’Atalanta possa scegliere di lanciare definitivamente tra i titolari il 18enne Giorgio Scalvini. A Gasperini piace dare spazio ai giovani emergenti, quando dimostrano di meritarne. Inoltre, a questo punto la possibilità di una cessione di Merih Demiral – sondato dall’Inter e non solo – dovrebbe tramontare del tutto, con il turco che sarà responsabilizzato ulteriormente al centro della retroguardia nerazzurra. Oltre a lui, rimangono sempre capitan Rafael Toloi e Berat Djimsiti a garantire protezione davanti alla porta di Juan Musso.