Agli Australian Open prende forma il tabellone dei quarti di finale. Nella notte italiana di domenica si è infatti aperto il programma degli ottavi, che si concluderà il giorno seguente. Sorprende, ma non troppo, l’eliminazione di Hubert Hurkacz, testa di serie numero 10, superato in cinque set da Sebastian Korda. Lo statunitense figlio d’arte, 23 anni a luglio, entra per la prima volta in carriera tra i primi 8 in uno Slam spuntandola in cinque, combattutissimi set con il punteggio di 6-3, 3-6, 2-6, 6-1, 6-7(7). Per Hurkacz si interrompe una marcia che non era mai stata convincente oltre che faticosa, visti i cinque set giocati contro Sonego e Shapovalov.
Fatica che il polacco ha accusato alla distanza al cospetto di un avversario più fresco e caricato dal successo al terzo turno su Medvedev. Match comunque dai contenuti tecnici non elevatissimi, dominato da paura ed errori, con Hurkacz che non sfrutta due palle break nel set decisivo prima di un tie break palpitante, nel quale Korda va sul 7-3 prima di farsi rimontare sul 7-7 e avere poi la lucidità di chiuderla.
Korda sarà però adesso chiamato a un’altra impresa, quella di superare un altro russo, quel Karen Khachanov davvero in gran forma come si evince dalla perentorietà del successo sul giapponese Yoshihito Nishioka, spazzato via addirittura con un doppio bagel prima del tie break del terzo set, vinto a quattro. Khachanov, numero 20 del mondo e 18 del seeding, completa così il proprio Slam “ideale”, visto che gli Australian Open erano l’unico Major nel quale il russo, semifinalista agli US Open 2022, non era riuscito a raggiungere i quarti. Per Nishioka una severa lezione: appena 13 punti conquistati nei primi due set e 15 aces al passivo. Khachanov ottiene il 93% dei punti vinti con la prima e il 57% dalla risposta.