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Bagnaia rivela il grande rimpianto e manda frecciata ad Alex Marquez, Martin confessa le "visioni" all'ultimo giro

Fair play Pecco: "Non c'è niente di disonorevole a perdere così, so dove abbiamo sbagliato". Il nuovo campione "Negli ultimi giri stavo piangendo"

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha vinto più gare del rivale ma non è bastato: era già pronto il claim: per un punto Martin perse la coppa ma non è andata così. Bagnaia ha lasciato il titolo, è Jorge Martin il nuovo campione del mondo della MotoGP. Al madrileno basta il 3° posto nel GP di Barcellona per vincere per la prima volta in carriera il titolo in top-class. Non è stato sufficiente il primo posto a Pecco che ha chiuso con 10 punti di ritardo dal madrileno nella classifica generale. A completare il podio, in seconda posizione, c’è Marc Marquez che ha conquistato il 3° posto nella classifica iridata a discapito di Enea Bastianini ma i rimpianti per una stagione che poteva finire diversamente restano.

Il trionfo del team Pramac

Il trionfo di Jorge Martin è stato anche il trionfo assoluto del team Pramac, che ha riscritto la storia diventando la prima squadra clienti a portare al successo un suo pilota nell’era MotoGP. Il tutto dopo che, appena un anno fa, era diventata la prima a portarsi a casa il titolo riservato ai team. Una vera e propria impresa, che non riusciva dal 2001, quando il team Honda Nastro Azzurro contribuì alla seconda vittoria iridata di Valentino Rossi nella classe regina, l’ultima dell’era 500.

Mentre Martin festeggia con la sua Maria, Pecco fa il signore: a caldo nelle interviste internazionali lascia la scena al rivale: Non voglio togliere la scena a Jorge, si merita quello che ha raggiunto – le parole del pilota Ducati ufficiale -. Questa è la sua giornata, voglio solo ringraziare il mio team che ha fatto un lavoro straordinario”. Bagnaia ha raggiunto Rossi, Marquez, Doohan e Agostini come pilota capace di vincere almeno 11 GP in una singola stagione nella classe regina, ma di questi è l’unico che a fine anno non si è laureato campione. Ha un sorriso amaro Pecco mentre alza il trofeo del vincitore di tappa e risuona l’inno di Mameli sul podio, la gioia vera è di Martin che ai box mentre rivede le immagini della corsa bacia ripetutamente il casco.

Bagnaia pensa già al prossimo anno, la stoccata ad Alex Marquez

E’ lucido Bagnaia quando si presenta al salottino televisivo su Sky: “Sapevamo in partenza che sarebbe stata dura, abbiamo fatto il massimo, Jorge è stato bravo, ha fatto meno zeri ma va bene lo stesso, ci riproviamo l’anno prossimo senza svalutare questo. A fine corsa ho lasciato la scena a lui perchè era giusto, se lo meritava, è un gran pilota. A me resta la consapevolezza di saper vincere“.

C’è spazio per una piccola polemica: pur senza citare Alex Marquez – che lo fece cadere al Gp Aragon – e a mezza bocca dice: “L’anno prossimo eviterò certe situazioni, cercherò di star lontano da certi piloti… ma non c’è niente di disonorevole a perdere, s’è fatto nel modo giusto. So che abbiamo perso per errori nostri”. Già ma quali errori sono stati i più gravi? “La cosa che mi ha dato più fastidio, e mi dispiace, è stato aver sottovalutato la prima parte di stagione, ho impiegato troppo a capire i problemi che mi davano forcella e forcellone, una volta ci siamo ritirati anche per problemi tecnici. Dovevo impuntarmi di più. L’errore più grande comunque a Silverstone quando per spingere di più ho esagerato. La vittoria più bella quella del Mugello ma anche Jerez, le 4 di fila poi, ce ne sono tante…”.

Martin e le scene vissute negli ultimi giri

A fine gara Martin è un vulcano di emozioni (“È fantastico, non so cosa dire, sono sotto shock. Questo è per il mio team, la mia famiglia, tutti quelli che hanno creduto in me. Negli ultimi giri non riuscivo a guidare, stavo iniziando a piangere. Godiamoci il momento”) poi a freddo rivela: “Non volevo guardare i giri che mancavano ma solo chi stava dietro ma nella mia mente ho rivisto mio padre che lavorava, mia madre che faceva i tortellini, la mia fidanzata ma mi son detto: non è fatta, devi continuare. Sono felice, ringrazio la Ducati, chapeau, hanno sempre avuto fiducia in me e mi hanno dato la moto per vincere il Mondiale. Il messaggio che posso dare è: vivere il presente, imparando dal passato e in questo sono migliorato molto. Sono entrato nel cuore degli italiani? Sono contento. La mia promessa che se vincevo dovevo sposare Maria? Passeremo tutta la vita insieme ma non c’è fretta”.

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