All’Inalpi Arena di Torino (completamente esaurita) si è scritto l’ultimo atto della Coppa Italia di basket 2025, con il trionfo di Trento che si è aggiudicata il primo titolo di questa levatura della sua storia. Battuta (per la seconda volta di fila nelle ultime edizioni) l’Olimpia Milano, con un punteggio finale di 63-79. Insomma, buona la prima per la Dolomiti Energia Trentino, al suo primo approdo in una finale di Coppa.
- Il trionfo storico di Trento in Coppa Italia contro l'Olimpia
- Messina striglia i suoi: "Partita di una povertà preoccupante, siamo stati surclassati"
- Galbiati: "Trento un gruppo speciale, siamo stati notevoli"
- Le lacrime di Forray: "La squadra l'ha fatto per me"
Il trionfo storico di Trento in Coppa Italia contro l’Olimpia
A 10 anni dal suo ingresso nella Serie A, l’Aquila del basket si porta a casa un prestigioso trofeo sotto le guide di coach Paolo Galbati, che già nel 2018 condusse Torino alla conquista della Coppa Italia. Qui però si respira aria di impresa per una squadra decisamente più giovane dei blasonati rivali, e che sembra riecheggiare il primo trofeo di Coppa di un’altra outsider (anche se Trento al momento svetta in Serie A), quello della Dinamo Sassari nel 2014, con Travis Diener e compagni che batterono l’allora corazzata Siena.
A trascinare i trentini il mvp del match Ford, che ha messo a referto 23 punti, mentre il compagno di squadra Ellis ha toccato quota 14. Trento non ha avuto grossi patemi d’animo nel primeggiare sull’Olimpia, sin dal primo quarto. L’intervallo poi si chiude 38-31 per i ragazzi di coach Galbiati, con il divario che si allarga ulteriormente alla ripresa e Messina che incassa la quarta sconfitta in una finale da tecnico di Milano.
Messina striglia i suoi: “Partita di una povertà preoccupante, siamo stati surclassati”
L’epilogo di questa Final Eight è stato insomma amaro per l’Olimpia, decisamente più ingessata rispetto ai rivali e mai capace di segnare i tre punti a canestro. Coach Messina si è complimentato con il collega Galbiati e Trento nella conferenza stampa post partita. E non ha cercato infingimenti per definire il match dei suoi: “La nostra partita è stata onestamente di una povertà preoccupante. Le cifre direi sono molto indicative. Siamo stati surclassati in ogni aspetto. Abbiamo giocato con pochissimo movimento di palla in attacco come dimostrano i pochissimi assist. In difesa ci siamo fatti sorprendere spesso. Abbiamo subito tantissimo nell’uno contro uno. E non può essere una giustificazione il fatto che si trattasse della sesta partita in tredici giorni: la squadra mi è sembrata vuota, mentre da Trento c’è stato grande entusiasmo ed abilità nell’attaccare i nostri punti deboli”.
Galbiati: “Trento un gruppo speciale, siamo stati notevoli”
Galbiati invece nella sua conferenza stampa post match ha espresso la sua felicità per il traguardo notevole di Trento: “Abbiamo giocato rispettando quello che volevamo fare in attacco e difesa, siamo riusciti a correre e ad imporre il nostro ritmo, anche se un po’ meno nella girandola di cambi. Si sono sacrificati tutti, siamo un gruppo speciale, tutti sul pezzo”, raccontando di aver disegnato (con le ciabatte) un campo improvvisato stamane in una saletta per provare alcune cose prima dell’incontro.
Poi il coach ha elogiato i suoi ragazzi: “Hanno fame, sono freschi mentalmente, una cosa che cercavamo nei limiti del nostro budget quando abbiamo costruito questa squadra. Oggi siamo stati notevoli, li guardavo in campo ed ero affascinato: resistere a Mannion e alla sua velocità, rispettare tutto e non sbagliare mai… li guardavo ed ero felice. Ho capito che avremmo potuto vincere a due minuti dalla fine e abbiamo fatto due stop di fila”. E ancora: “A Trento c’è un progetto con delle idee, a volte vengono meglio a volte peggio: abbiamo cambiato un bel po’ di cose in termini di stili di gioco e di allenamento, ho rotto un po’ le scatole ma per lavorare in condizioni migliori. Ogni tanto ci scontriamo, però si può lavorare e c’è sostegno da parte della società”.
Le lacrime di Forray: “La squadra l’ha fatto per me”
Galbiati nelle dichiarazioni a caldo dopo la vittoria ha voluto dedicare questo successo ad Andres Toto Forray, il veterano del gruppo con quindici anni di onorata carriera con la maglia di Trento e un futuro, chissà, all’interno della stessa società. E a fine partita il capitano si è pure commosso esprimendo la sua felicità: “Siamo un gruppo fantastico e si vedeva che avevamo voglia di vincere qualcosa. E i ragazzi lo hanno fatto anche per me, da una decina di giorni mi dicono che sono qui per me”. E ora altri traguardi, magari in campionato, paiono più alla portata di mano per l’Aquila.