Nato a Viterbo il primo maggio 1987, Leonardo Bonucci cresce calcisticamente tra Pianoscarano, Viterbese e Nuova Bagnaia. Nel 2005 approdo alle giovanili dell’Inter. Con i nerazzurri esordisce in serie A il 14 maggio 2006. È Roberto Mancini ha lanciarlo nella mischia per gli ultimo scampoli di gara contro il Cagliari. Con i nerazzurri è anche campione d’Italia. Nelle due stagioni successive va in prestito a Treviso e Pisa, in serie B.
Torna nel massimo campionato nel 2009, approdando al Bari, via Genoa, che lo aveva inserito nella trattativa che portò all’Inter Diego Milito e Thiago Motta. Con i galletti, accanto ad Andrea Ranocchia, si consacra, entrando nel giro della nazionale maggiore.
Il riscatto passa dalle buste. La spunta il Bari che lo giro alla Juventus in cui resterà per sette stagioni, dal 2010 al 2017, vincendo sei Scudetti, tre Coppa Italia e tre Supercoppa italiana.
I rapporti non semplici con Massimiliano Allegri lo portano, nella stagione 2017-2018 a vestire la maglia del Milan. Nonostante la fascia da capitano, l’idillio rossonero dura appena un anno.
Torna alla Juventus e nelle cinque stagioni successive vince altri due Scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppa italiana.
Nell’estate 2023 passa all’Union Berlino per tentare, a 36 anni, la prima avventura fuori dall’Italia della sua carriera.
Quarto assoluto per presenze con la nazionale italiana (121 con anche 8 reti), Bonucci vince da protagonista l’Europeo 2020.
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