Piero Mancini, ex presidente dell’Arezzo, ha una sorta di record: ha esonerato sia Maurizio Sarri che Antonio Conte ai tempi della loro esperienza in amaranto. Si parla della stagione 2006-07. In quella squadra, tra gli altri, giocava un giovanissimo Andrea Ranocchia, poi destinato ad altri lidi e attuale calciatore dell’Inter.
Ai microfoni di Radio Punto Nuovo l’ex patron della società toscana ha parlato del rapporto con i due, partendo dal salentino: “Conte era al primo anno da allenatore, ebbe uno spogliatoio animato perché il suo carattere era sempre stato noto e lo utilizza per vincere. I giocatori con un comandante così facevano un po’ opposizione, i risultati non venivano e paga sempre l’allenatore”.
“Sarri è totalmente diverso, con un passato e una professionalità diversa, è concittadino della provincia di Arezzo – ha aggiunto Mancini -. Sarri ha fatto una grande carriera, raggiungendo risultati in cui forse nemmeno lui credeva. Se dovessi dare un punto in più però lo darei a Conte, anche per quello che ha vinto. Viene dal mondo del calcio, da calciatore era un grande campione. Non ho avuto scontri con nessuno dei due, li ho esonerati solo per mancanza dei risultati e avevamo sei punti di penalizzazione”.
“Quell’anno la Juve poi lasciò la partita allo Spezia e questo non doveva succedere – si è poi lagnato Mancini – purtroppo vincono i campionati con 5-6 giornate d’anticipo. Dopo la partita con la Triestina decidemmo di rifare il cambio dopo una sola gara e richiamare Sarri: non dovevamo perdere. Però che Conte fosse un grande allenatore si vedeva già nei comportamenti, è un capo vero, vuole le maglie sudate…”.
“Inter-Juve? Tiferò per Antonio” ha concluso l’ex datore di lavoro di Conte e Sarri facendo una netta scelta di campo.
Intanto sono al lavoro i bookmakers: i nerazzurri, che giocano in casa e che sono a punteggio pieno in campionato avendo vinto tutte le gare giocate, sono dati un po’ ovunque leggermente favoriti per il successo.
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