Dopo i Los Angeles Lakers, la NBA perde un’altra favorita di inizio stagione, i Brooklyn Nets. I gialloviola non sono neppure arrivati al play-in, mentre la squadra di Nash ha sbattuto fragorosamente contro il primo ostacolo della post season, dopo aver superato al turno preliminare.
La corsa di Kevin Durant e compagni verso l’Anello è terminata al Barclays Center con il cappotto subito dai Boston Celtics, approdati trionfalmente alle semifinali di Conference con un eloquente 4-0.
Sempre sotto nel punteggio, la squadra di coach Nash è riuscita a risalire fino a -1 negli ultimi due minuti e non ha neppure giocato male, ma si è rivelata ancora Durant-dipendente: i 39 punti, 7 rimbalzi e 9 assist del numero 7 (ma con solo il 42% al tiro con gli errori decisivi negli ultimi liberi), sorretto dai 23 punti di Seth Curry e dai 20 di Kyrie Irving, e le discrete percentuali al tiro, non sono bastate per arginare la forza di Boston, che si è imposta 116-112 confermando lo stato di forma degli ultimi mesi di regular season e prova a non porsi limiti nel prosieguo di una stagione che sembra prefigurare ora lo scontro con i campioni in carica di Milwaukee.
Per i Nets si apre un’altra estate all’insegna della rivoluzione, mentre quattro sono i giocatori in doppia cifra per i Celtics, con Tatum a 29, Brown a 22, Smart a 20 (con 11 assist) e Horford a 13.
Ma se i Nets piangono, non stanno meglio i Sixers del grande ex James Harden, sconfitti a domicilio dai Raptors 103-88 e ora avanti solo 3-2 nella serie: ora Philadelphia trema davvero complice il pessimo rendimento di un Joel Embiid condizionato dall’infortunio al pollice e autore di soli 20 punti, 11 rimbalzi e 4 assist, mentre Harden fa addirittura peggio con 15 punti. Raptors trascinati da Pascal Siakam, autore di 23 punti e 10 rimbalzi.
Non c’è storia infine tra Mavericks e Jazz, con Denver che domina 102-77 e si porta 3-2 nella serie: Doncic dominante con 33 punti e 13 rimbalzi, così a prendersi la scena è stata la rissa nel finale innescata da un fallo di Hassan Whiteside sullo stesso Doncic, difeso da Dorian Finney-Smith, che ha ricevuto il secondo fallo tecnico venendo espulso al pari dello stesso Whiteside.