Si va assottigliando il contingente italiano a Wimbledon: Luciano Darderi e Mattia Bellucci si sono fermati entrambi al terzo turno, battuto rispettivamente da Jordan Thompson e Cameron Norrie. E se per Bellucci questa poteva apparire alla stregua di una missione non certo delle più semplici, visti i trascorsi in top ten del britannico, Darderi qualche rimpianto l’ha lasciato per strada, perché Thompson appariva alla stregua di un rivale non così tanto trascendentale, vittorioso in 4 set col punteggio di 6-4 6-4 3-6 6-3.
- Luciano, i dettagli stavolta fanno la differenza
- Bellucci lotta, ma Norrie la vince d’esperienza
- Restano tre superstiti nel tabellone maschile
Luciano, i dettagli stavolta fanno la differenza
L’italo-argentino ha lottato, ma senza trovare il modo per venirne a capo. Gridano vendetta soprattutto i primi due set lasciati per strada, col primo nel quale il 23enne di Villa Gesell ha ceduto il servizio in avvio senza poi riuscire a capitalizzare tre palle break avute nel gioco successivo.
Qualche polemica nel punto che ha deciso il set dove Thompson ha perso il cappellino e l’ha ripreso in mano, continuando a giocare con un solo braccio a disposizione (Darderi ha chiesto di ripetere il punto, ma non è stato accontentato).
Copione più lineare nel secondo parziale, sempre però appannaggio dell’australiano che s’è fatto bastare una palla break nel terzo gioco. La reazione di Darderi è arrivata nel corso del terzo set, dove finalmente il break è arrivato e se l’è fatto bastare per prolungare la partita al quarto, dove però ancora una volta è stato l’australiano a prevalere e a trovare il modo per chiudere i conti. Determinante la percentuale di punti vinti con la prima (76% per Thompson) in un match equilibrato è sempre in bilico, dove la differenza l’hanno fatta pochi dettagli. L’australiano sfiderà Fritz agli ottavi.
Bellucci lotta, ma Norrie la vince d’esperienza
Bellucci contro Norrie voleva cercare di surfare l’onda lunga di quanto di buono mostrato nei precedenti due turni, ma s’è dovuto piegare al maggiore pragmatismo del britannico. Che pure in avvio si è ritrovato a inseguire, con il lombardo avanti di un break e ripreso soltanto nell’ottavo gioco. Al tiebreak Norrie fa vedere di avere l’esperienza per volgere la contesa a proprio favore: non concede mini break, serve con continuità e la spunta di misura dopo oltre un’ora di battaglia.
Nel secondo set Bellucci si ritrova a inseguire ma trova l’opportunità per ritornare in parità, prontamente sfruttata. Nel settimo gioco ancora una volta però le parti si invertono e Norrie ne approfitta per chiudere sul 6-4.
A quel punto la partita è segnata: Bellucci commette qualche errore di troppo al servizio e si ritrova a inseguire con un doppio break che di fatto chiude anzitempo le ostilità, anche se Mattia trova la forza per combattere trovando un contro break fino al 6-3 finale.
Restano tre superstiti nel tabellone maschile
Restano così in gioco soltanto Sinner, Sonego e Cobolli: sarà un fine settimana di passione, ma il venerdì del tennis italiano a Wimbledon è di quelli decisamente dimenticabili (a eccezione di Errani e Vavassori, vittoriosi nel debutto nel torneo di doppio misto).