No, non c’è pace per Taranto. Intesa come città e come squadra di calcio, forse anche in generale come sport. Un colpo di scena dietro l’altro, quasi sempre al negativo. Rischiano di avere ripercussioni anche sulla ripartenza della squadra di calcio le dimissioni del sindaco, Piero Bitetti rassegnate ieri dopo l’ennesima giornata da bollino rosso sul fronte delle contestazioni in una città piena di rabbia e di questioni insolute, prima fra tutte quella del lavoro e dell’ambiente intorno all’ex Ilva, e tra queste anche quella calcistica da 30 anni almeno passa di fallimento in fallimento senza soluzione di sosta.
- La cronaca: il sindaco di Taranto si è dimesso
- Taranto (quasi) senza sport nell'anno dei Giochi del Mediterraneo
- Il Taranto FC 1927 non esiste più: revoca Figc
- Taranto, cosa cambia senza sindaco: si va avanti, obiettivo Eccellenza
- Bando, arrivano le rassicurazioni
- Le figure avvicinate al Taranto, c'è anche Lotito
La cronaca: il sindaco di Taranto si è dimesso
Un fulmine a ciel mica tanto sereno a dirla tutta. Stanno facendo comunque scalpore le dimissioni rassegnate dal neoeletto sindaco di Taranto, Piero Bitetti. Specie per la tempistica, a meno di due mesi dalle elezioni. Praticamente nemmeno il tempo di sedersi sullo scranno del Consiglio Comunale. Nella lettera di dimissioni il primo cittadino tarantino ha parlato di una condizione di “inagibilità politica” dovuta alle forti contestazioni ricevute nella giornata di ieri da parte di cittadini e associazioni ambientaliste, al termine di un acceso incontro sul futuro dell’ex Ilva tenutosi a Palazzo di Città.
Taranto (quasi) senza sport nell’anno dei Giochi del Mediterraneo
Senza sindaco e senza sport. Le dimissioni di Bitetti sono un altro colpo per una città che da tempo ha oramai perso la barra a dritta, su tutti i versanti e in tutti i settori. Per lo sport un altro smacco incredibilmente a pochi mesi dai Giochi del Mediterraneo e con il territorio pieno di cantieri aperti ma con poco sport attivo, soprattutto a grandi livelli. Resta solo la pallavolo con la Prisma retrocessa dalla Superlega e che ripartirà dalla serie A2.
Ma nel frattempo si è fermata la pallacanestro con il CJ Basket Taranto che ha messo fine, per ora si spera, alla sua cinquantennale storia non iscrivendosi al prossimo campionato. Sopra tutto e sopra tutti le pene del calcio che nella stagione appena passata ha messo fine alla sua agonia dichiarando l’ennesimo fallimento, un triste dejavù che si è ripetuto spesso dagli anni ’90 ad oggi.
Il Taranto FC 1927 non esiste più: revoca Figc
Solo una formalità ma pur sempre a impatto. Affiliazione revocata. Per la Figc, la Federazione italiana gioco calcio, il Taranto FC 1927 non esiste più. La comunicazione è arrivata in tarda mattinata. Un passaggio formale fondamentale per la ripartenza del calcio rossoblù dal torneo di Eccellenza, con una nuova società che verrà scelta tramite una manifestazione di interesse gestita dal Comune.
Taranto, cosa cambia senza sindaco: si va avanti, obiettivo Eccellenza
Le dimissioni del sindaco Bitetti lasciano ovviamente tutta una serie di questioni insolute e/o precarie in una città che ha fatto della precarietà, purtroppo, la sua quotidianità. Ma non tutto è perduto, sul fronte calcistico. Da più parti si è portati a pensare che il gesto del primo cittadino sia un atto politico e dimostrativo al tempo stesso. Ci sono 20 giorni per ritirare l’atto. La speranza, per una questione di mera operatività, è che la decisione possa rientrare onde evitare l’ennesimo commissariamento propedeutico a nuove elezioni tra un anno.
Sul fronte calcistico invece si dovrebbe andare avanti, in un modo o nell’altro, nella ricostituzione e ricostruzione di una nuova società che riparta dall’Eccellenza, la serie immediatamente inferiore ai Dilettanti. I tempi sarebbero scaduti, al Taranto in teoria toccherebbe la Seconda Categoria, ma verrà fatta una deroga, su questo non ci piove.
Se il vuoto istituzionale è relativo visto comunque il potere di firma ancora nelle mani del vicesindaco Mattia Giorno, resta un vuoto a livello di rappresentanza. Il sindaco Bitetti sarebbe stato chiamato ad avviare l’iter amministrativo e a raccogliere le manifestazioni d’interesse necessarie per individuare un nuovo soggetto sportivo capace di ridare dignità e futuro al calcio rossoblù.
Bando, arrivano le rassicurazioni
Il bando per la nuova proprietà del Taranto dovrebbe essere pubblicato tra oggi e domani e dovrebbe restare aperto solo dieci giorni, a causa dell’urgenza legata all’inizio del campionato d’Eccellenza fissato per il 31 agosto. A rassicurare la tarantinità calcistica ci ha pensato il Consigliere comunale Luca Contrario, che attraverso il proprio profilo Facebook ha comunicato che il Vicesindaco Mattia Giorno, ha provveduto a trasmettere alla direzione sport del Comune la nota necessaria affinché si possa procedere con la pubblicazione del bando, che sarà pubblicato nella giornata di mercoledì.
Le figure avvicinate al Taranto, c’è anche Lotito
Insomma la funzione del sindaco sarebbe importante come garante presso eventuali nuovi investitori, imprenditori e società che volessero prendersi il Taranto. Negli ultimi giorni erano girati diversi nomi che aveva “chiesto informazioni” sul calcio rossoblu.
Il Corriere di Taranto aveva fatto un elenco di potenziali soggetti interessati al Taranto, tra questi era spuntato il nome di Claudio Lotito, il presidente della Lazio, attraverso degli emissari, avrebbe chiesto informazioni, soprattutto riguardo le potenzialità della piazza legate al nuovo impianto dello Iacovone che sta sorgendo in vista dei Giochi del Mediterraneo. Altri “pretendenti”: l’imprenditore tarantino Aldo D’Ippolito, il gruppo Ladisa di Bari operante nel settore della ristorazione, la cordata inglese con il manager ed imprenditore italosvizzero Nicola Cortese e il gruppo di quattro soci provenienti dal mondo immobiliare, capeggiato dal manager tarantino Antonio Ferrara.