Da una polemica all’altra. Taylor Fritz è un campione dall’animo mite, ma ultimamente sembra abbonato agli screzi e alle lamentele. Il suo bersaglio privilegiato? L’ATP. Prima il calendario fitto, poi le pieghe del regolamento che – a suo dire – l’avrebbero “costretto” a prendere parte suo malgrado a un ATP 500, quello di Washington: lo statunitense, che nel frattempo sta già per cominciare un altro torneo, il Masters 1000 di Toronto, è esasperato e non ha fatto nulla per nasconderlo, proprio nella conferenza stampa di presentazione dell’importante appuntamento canadese. Snobbato da quasi tutti i top ten del ranking, ma non da lui.
- ATP, la nuova polemica di Taylor Fritz
- La denuncia sull'obbligo a giocare a Washington
- Fritz gufa Sinner e Alcaraz? "Se sono in giornata no..."
ATP, la nuova polemica di Taylor Fritz
Se nei giorni scorsi Fritz aveva accusato l’ATP di mettere in calendario troppi impegni ravvicinati – “non mi ero neppure accorto che fosse in programma la Hopman Cup, vi hanno preso parte giocatori che avevano appena giocato a Wimbledon come Cobolli e Auger-Aliassime, facendo pure molta strada” – stavolta ha denunciato quella che, a suo dire, è una stortura del regolamento, che non consentirebbe ai big come lui di respirare o che ne affretterebbe pericolosamente i recuperi post infortunio. Di cosa si tratta? Della necessità, lamentata da Taylor, di dove per forza disputare un torneo ATP 500, pena una pesante decurtazione di punti in classifica.
La denuncia sull’obbligo a giocare a Washington
“Quest’anno sono stato costretto scendere in campo anche a Washington“, ha frignato l’americano, che nel torneo della capitale ha battuto prima Vukic e poi Arnaldi in due set, per poi arrendersi nei quarti di finale a Davidovich Fokina al termine di una battaglia protrattasi al terzo. “Ero reduce da un infortunio, ma se non lo avessi fatto avrei avuto uno svantaggio incredibile nella classifica mondiale”, ha continuato Fritz che poi ha accusato ancora una volta l’associazione dei tennisti pro: “Non penso che questa sia la scelta migliore da parte loro, soprattutto per giocatori che sono reduci da infortuni”.
Fritz gufa Sinner e Alcaraz? “Se sono in giornata no…”
Oltre che per lamenti e polemiche, nella scoppiettante conferenza di Fritz a Toronto c’è stato spazio anche per le gufate. A chi? Ai top del circuito, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Anche loro – ha avvisato – potrebbero incappare in qualche giornata no, che in fondo potrebbe toccare a tutti. “Ritengo in tutta onestà che Sinner e Alcaraz oggi siano molto superiori rispetto agli avversari – ha puntualizzato Fritz – ma nel tennis basta una giornata no e tutto può ribaltarsi. Se Sinner o Alcaraz giocano al massimo c’è poco da fare, ma se non giocano il loro miglior tennis, allora credo che anche loro siano battibili“.